PRIMO PIANO

Spunta un “asse” italo-tedesco: ecco il piano “salva-Huawei” di Deutsche Telekom

La compagnia di Tlc sta studiando un sistema per certificare le reti che “promuove” i fornitori cinesi, considerati affidabili e indispensabili per lo sviluppo del 5G. E come anticipato da Corcom anche il governo italiano punta su un “bollino” di qualità

Pubblicato il 01 Feb 2019

5g-smartphone

Huawei esce dalla finestra ma, almeno in Germania, rientra dalla porta. Dopo le indiscrezioni poi confermate dalla Commissione europea che sono allo studio una serie di ipotesi normative per incrementare i requisiti di sicurezza dei fornitori delle apparecchiature di rete per il 5G che le telco europee compreranno nei prossimi mesi, e che di fatto metterebbero fuori gioco molte aziende fornitrici cinesi tra le quali spicca soprattutto Huawei, Deutsche Telekom ha indicato la strada con un piano per reinserire l’azienda cinese nella lista dei fornitori, avvertendo che una sua esclusione impatterebbe fortemente la capacità del gigante tedesco – la prima compagnia telefonica europea – nel riuscire a far partire la rete 5G secondo i tempi stabiliti. Un piano a cui, secondo quanto risulta a Corcom – sta lavorando anche il governo italiano, che ha allo studio un “bollino” di sicurezza per le reti di Tlc.

Deutsche Telekom ha suggerito un nuovo processo di certificazione della sicurezza per le apparecchiature di rete, che consentirebbe di fatto alle società di telecomunicazioni tedesca di continuare a utilizzare i prodotti dei fornitori cinesi nei loro piani di implementazione 5G.

Il governo tedesco ha organizzato una serie di incontri con le compagnie telefoniche e altre società per discutere se vietare o meno alle imprese cinesi, in particolare Huawei e Zte, di essere coinvolte nella realizzazione della infrastruttura di rete 5G nazionale.

Gli Stati Uniti sostengono che le apparecchiature di rete di Huawei potrebbero essere meno sicure di quelle dei suoi concorrenti e ha vietato alla più grande azienda tecnologica cinese di partecipare alla costruzione della rete 5G americana. Gli Stati Uniti stanno ora cercando di convincere i loro alleati a seguire l’esempio ed escludere le aziende cinesi anche dalle reti del Vecchio continente e australiane.

Il problema in Europa però è un problema di scala: Huawei ha una quota di mercato del 35% nel Vecchio continente e bandire il venditore cinese avrebbe conseguenze industriali e finanziarie disastrose per le società di telecomunicazioni che si affidano alla sua rete: in Germania oltre a Deutsche Telekom, ci sono anche Telefonica Deutschland e Vodafone. Quest’ultima, insieme a Deutsche Telekom avverte da tempo dei pericoli che l’eliminazione di Huawei dai mercati europei comporterebbe.

Ecco allora il piano di Deutsche Telekom, presentato alla stampa locale: una serie di misure che consentirebbero alle autorità tedesche di verificare in maniera indipendente la sicurezza delle apparecchiature di rete dei produttori cinesi. In una nota la società ha dichiarato che “Deutsche Telekom prende molto sul serio il dibattito globale sulla sicurezza delle apparecchiature di rete da parte dei fornitori cinesi”.

Per questo Deutsche Telekom suggerisce che tutte le infrastrutture critiche dovrebbero essere verificate in modo autonomo da uno specialista indipendente della sicurezza, che poi riferirebbe direttamente al governo tedesco.

La società ha anche suggerito che ai fornitori di apparecchiature di rete dovrebbe essere chiesto di condividere con un ente regolatore di terze parti il codice sorgente del software che fa funzionare il loro equipaggiamento.

Dal canto suo, in una nota, Huawei ha affermato che il settore avrebbe bisogno di passare a una discussione “più basata sui fatti” sulla sicurezza di rete: “Spetta ai responsabili delle politiche, alle autorità di regolamentazione e all’industria elaborare i dettagli, ma una tale iniziativa contribuisce in modo decisivo a rendere più incentrato il dibattito sul 5G”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Aziende


Argomenti


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati