ST-Ericsson, la joint venture fra Ericsson e STMicroelectronics che produce microchip nel settore mobile, ha annunciato una piano di contenimento dei costi che prevede il taglio di 1700 dipendenti all’organico a livello globale, su un totale di 6400 dipendenti. L’obiettivo è risparmiare 320 milioni di dollari entro il 2013.
Nel conto dei tagli al personale rientrano gli addetti della divisione Ricerca e Sviluppo di processori applicativi, che passeranno in blocco a STMicroelectronics, insieme alla attività di R&D. I costi di ristrutturazione sono compresi fra 130 e 150 milioni di dollari.
ST-Ericsson ha annunciato che continuerà a sviluppare l’intellectual property per i modem, a vendere modem sottili ed eventualmente licenze sugli intellectual property dei modem a terzi. I dipendenti italiani di ST-Ericsson, un’ottantina tra Lombardia e Sicilia, non saranno coinvolti nel piano di riassetto che ieri in borsa ha pesato sui titoli di STMicoroelectronics ed Ericsson.