IL PIANO OPEN FIBER

Banda larga, al via i cantieri Enel: Perugia “on air” a maggio

Alla presenza del premier Renzi, l’Ad Francesco Starace ha svelato la roadmap: Catania, Cagliari, Bari e Venezia le altre quattro città apripista. In autunno sarà l’ora di Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Padova e poi di altre 40 città. Partita la selezione dei partner finanziari. E resta aperta la porta a Telecom sul “dossier” Metroweb: “Sarebbe fantastico se ci fosse”

Pubblicato il 07 Apr 2016

Mila Fiordalisi

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Il Piano c’è. E ora si parte. l’Ad di Enel Francesco Starace stamattina ha tenuto ufficialmente a battesimo a Palazzo Chigi, alla presenza del premier Matteo Renzi, il piano di Open Fiber che prevede di portare la fibra in 7,5 milioni fra abitazioni, aziende e industrie localizzate in 224 città. “La rete elettrica ha una capillarità, una struttura fisica e una vicinanza alle case, di gran lunga superiore a quella di una rete telefonica. L’utilizzo di questa infrastruttura per posare la fibra darà grande benefici in termini di costo e permetterà una velocissima diffusione”, ha detto Starace.

A fare da apripista sarà Perugia, dove addirittura i primi abbonamenti saranno disponibili entro maggio grazie all’intesa siglata con Wind e Vodafone. Ma a partire subito saranno anche Catania, Cagliari, Bari e Venezia. Una cinquina che sarà seguita in autunno da un’altra cinquina, costituita da Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Padova, per poi procedere con una roadmap che coinvolgerà subito dopo altre 40 città e via fino alle 224. “Si tratta delle città dove siamo presenti con la nostra rete elettrica”, ha puntualizzato l’Ad. Per portare avanti il piano Enel conta su partner finanziari: “Partiremo con la selezione di uno o due partner finanziari dopo l’estate”, ha puntualizzato Starace. “Abbiamo ricevuto parecchie manifestazioni d’interesse, ma è presto per una decisione”.

Intanto l’azienda va avanti sul “fronte” Metroweb, ossia del progetto di una newco a più azionisti. “Stiamo parlando con Metroweb, anzi Metroweb sta parlando con noi”. Ma resta aperta la porta a Telecom Italia, anzi addirittura Starace ha detto che “sarebbe fantastico che ci fosse anche Telecom, che fra l’altro è stato il primo operatore con cui avevamo aperto il dialogo”. A proposito di Telecom e dell’eventuale concorrenza fra le reti Starace non solo ha puntualizzato che “non c’è nessuna sovrapposizione né competizione, perché le reti non competono, semmai competono gli operatori che offrono il servizio”, ma ha anche puntualizzato la diversità fra le due infrastrutture: “Noi facciamo un’autostrada che arriva fino alle case, gli altri prendono vie più lunghe e tortuose”. Starace ha ribadito per l’ennesima volta, con l’obiettivo di sgombrare il campo da dubbi, che “Enel non vuole fare la rete di Tlc. Vogliamo vendere la capacità di collegamento a operatori che vorranno utilizzarla”. Starace ha inoltre precisato che “nessuno ci paga per fare gli scavi. Non c’è una remunerazione. Una volta fatti gli investimenti venderemo questa capacità di collegamento agli operatori che vorranno utilizzarla. E’ su questa base soltanto che ci ripagheremo per quello che abbiamo speso”.

Starace ha inoltre ricordato che Enel non è nuova alla fibra: “All’epoca di Franco Tatò vennero collegate in fibra tutte le sottostazioni elettriche”.

“Il progetto per la banda ultralarga è di grande rilievo per il nostro Paese. Costituisce infatti una grande opportunità per i cittadini e i consumatori italiani, quella di avere un servizio a banda ultralarga ‘a prova di futuro’, grazie alla tecnologia fiber to the home che porterà la fibra ottica fin dentro le case degli italiani”, ha sottolineato l’Ad di Wind Maximo Ibarra. “Per Wind la collaborazione con Enel Open Fiber consentirà di rafforzare la propria posizione competitiva nella telefonia fissa in Italia dove attualmente è il secondo operatore con quasi 3 milioni di clienti”, ha aggiunto Ibarra.

Da parte sua l’Ad di Vodafone, Aldo Bisio, ha annunciato che l’accordo stretto con Enel Open Fiber “è un accordo in esclusiva per portare oltre 2 milioni di nostri clienti sulla nuova rete in fibra. La partnership con Enel va oltre un accordo commerciale e porta l’Italia all’avanguardia nello sviluppo dei servizi in fibra. Nella futura era digitale la “M” di Megabit sta per Medioevale, mentre la “G” di Gigabit sta per Growth, crescita. Un segno di forte discontinuità rispetto al passato, fortemente collegato alla competitività che riesce a esprimere il Paese.

Intanto da Roma, città dove Enel non è presente, la presidente di Acea, Catia Tomasetti sottolinea che “guardiamo con grande interesse gli sviluppi della digitalizzazione in banda ultralarga del Paese.
Acea, nella sua qualità di gestore della rete elettrica romana, è pronta a svolgere il proprio ruolo di propulsore della crescita della città”.

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