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StM: Fitch taglia il rating, outlook negativo

L’agenzia Fitch abbassa la valutazione a lungo termine della joint venture italo-francese specializzata in seminconduttori. Pesano i costi di ristrutturazione legati alla chiusura di ST-Ericsson

Pubblicato il 08 Lug 2013

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Fitch taglia il rating di StMicroelectronics. L’agenzia ha annunciato di aver abbassato la valutazione sul lungo termine dell’azienda italo-francese passando da BBB a BBB-. L’outlook è negativo. La decisione è stata presa sulla base delle “deboli” performance del produttore di componenti elettroniche e del peso dei costi di ristrutturazione del gruppo, legati in particolare alla chiusura della joint venture ST-Ericsson, da completare entro il terzo trimestre del 2013.

Tra i fattori di maggiore cautela, Fitch sottolinea inoltre la decisa contrazione del fatturato derivante dal suo maggior cliente storico Nokia, che in passato generava la maggior parte dei ricavi. L’obiettivo a medio termine di StMicroelectronics è raggiungere un margine operativo del 10%, a fronte di ricavi annui compresi fra 9 e 9,2 miliardi di dollari (2,25 – 2,3 miliardi di dollari) necessari per raggiungere il target. Nel 2012 la joint venture ha registrato ricavi per 7,1 miliardi di dollari (escluso il wireless).

Le perdite del segmento wireless hanno da tempo contribuito a nascondere i buoni risultati di StMicroelectronics in altri settori di mercato, in particolare quello dei sensori di movimento Mem (Micro-electro-mechanical-systems) destinati all’elettronica di consumo e altri componenti per telefonini, in particolare accelerometri e giroscopi per i quali StMicroelectronics è ben posizionata con Apple. I ricavi derivanti dal settore Mem è aumentato di 20 volte negli ultimi cinque anni, vicino a 800 milioni di dollari nel 2012.

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