StMicroelectronics ha chiuso il terzo trimestre 2012 con una perdita netta di 478 milioni di dollari, rispetto ad un utile di 71 miloni registrato nello stesso periodo del 2011, a causa della svalutazione da 690 milioni della divisione wireless. L’azienda ha annunciato entro fine 2013 un piano di taglio dei costi per 150 milioni di euro all’anno, che potrebbe riguardare 500 lavoratori fra mancati rinnovi dei collaboratori esterni ed blocco del turn over. I ricavi netti, spiega una nota, sono pari a 2,166 miliardi (2,442 miliardi nel 2011), sotto le attese. Il margine lordo si attesta al 34,8% (35,8% in 2011), mentre la perdita operativa è di 792 milioni, a fronte del rosso per 23 milioni nel 2011. Le spese Ricerca e Sviluppo sono diminuite del 6% a 852 milioni di dollari rispetto ai 909 milioni di dollari nel trimestre precedente, grazie a effetti stagionali e valutari positivi e alle iniziative in corso di riallineamento dei costi di St-Ericsson.
“I risultati del terzo trimestre in termini di ricavi e margine lordo hanno conseguito miglioramenti sequenziali – ha detto Carlo Bozotti, presidente e ceo della società – Un altro tassello di questo processo, che ci consente di fare ulteriori passi avanti per rendere sostenibili le nostre attività nel Digitale”, ha continuato il presidente, “è il nuovo piano di riduzione dei costi per 150 milioni di dollari che annunciamo oggi: una parte dei risparmi proviene dalle iniziative identificate per sfruttare le sinergie del nostro approccio – annunciato ad aprile – al concetto dell’Unified Processing Platform, mentre la parte restante dei risparmi sarà frutto di altre nuove iniziative, riguardanti ad esempio efficienze nel nostro modello di sviluppo delle tecnologie di processo e riduzione delle spese associate all’outsourcing della progettazione”.
St-Ericsson, joint venture di Stmicroelectronics ed Ericsson, ha chiuso il trimestre terzo con una perdita operativa di 148 milioni di dollari, ridotta della metà in due trimestri (194 milioni nello stesso periodo dell’esercizio precedente), su un fatturato di 359 milioni, aumentato del 4,4%. Dietro questa performance, spiega la societa’, ci sono soprattutto le consegne della piattaforma NovaThor e 35 milioni di ricavi generati dalle licenze Ip. Nel terzo trimestre, ha affermato Didier Lamouche, presidente e ceo di St-Ericsson “abbiamo fatto ulteriori miglioramenti su tutte le metriche chiave, grazie al nostro progresso costante e puntuale nell’esecuzione della nuova direzione strategica che abbiamo impostato nel mese di aprile”. Anche se le perdite del gruppo “rimangono elevate, siamo riusciti a dimezzarle nei due ultimi trimestri grazie ai nostri miglioramenti in produttivita’ e riduzione di costi”. Per il quarto trimestre c’è fiducia, “incoraggianti – dice il manager – dai nuovi successi di progettazione dei leader dei telefoni cellulari, come quello annunciato di recente del Samsung Galaxy S III“.