Mentre la Procura di Roma apre un fascicolo processuale su
StreetView, le autorità americane si ritengono soddisfatte dagli
sforzi compiuti da Google per rispondere alle preoccupazioni sulla
privacy e chiudono l’inchiesta sul colosso di Mountain View.
La Us Federal trade commission ha reso noto ieri di aver chiuso
l’indagine sulla raccolta – pur se involontaria – di dati
privati dei consumatori durante le riprese per il servizio di mappe
di Google: con una lettera di due pagine mandata agli avvocati
dell’azienda del motore di ricerca, la Ftc ha fatto sapere di
aver apprezzato le diverse misure prese da Google per mitigare le
preoccupazioni dell’agenzia governativa in merito alla privacy
dei consumatori. In particolare la commission ha gradito
l’impegno preso da Google a non usare nessuno dei dati raccolti
per propri prodotti o servizi. "Come abbiamo già detto più
volte e ripetuto anche alla Ftc, non era nostra intenzione
raccogliere quei dati e comunque non li useremo”, ha confermato
Google.
Non per questo si alleviano i guai legali per Big G. L’azienda
deve vedersela anche con la riapertura dell’inchiesta in Gran
Bretagna da parte dell’Information Commissioner’s Office,
sempre relativa alla cattura di dati personali da parte dei veicoli
di StreetView. Inizialmente (a maggio) l’ufficio britannico aveva
assolto Google dall’accusa di violazione della legge sulla
protezione dei dati, ma è tornato sulla sua decisione dopo che
Google ha ammesso che i dati che ha raccolto non sono poi così
frammentari come dichiarato in principio.
“Dalle ispezioni dei regolatori di Canada e Spagna risulta chiaro
che anche se la maggior parte dei dati è incompleta, in alcuni
casi abbiamo catturato intere email e Url, nonché password”, ha
ammesso Alan Eustace, senior vice president of engineering and
research di Google. Perciò l'Ico adesso vuole sapere se
Mountain View ha raccolto dati così completi anche in Uk.
Se l’Office scoprirà che Google ha infranto la legge inglese
sulla protezione dei dati, l’azienda potrebbe essere condannata a
pagare fino a 500mila sterline di multa, secondo il Financial
Times. “Siamo enormemente dispiaciuti per aver erroneamente
catturato tutti questi dati da reti non crittate”, si è scusata
Alma Whitten, director of privacy di Google. “Stiamo già
rafforzando le nostre pratiche interne legate a sicurezza e privacy
e intendiamo cancellare i dati appena possibile”. La Whitten ha
aggiunto che Google collaborerà pienamente con le autorità di
tutti i Paesi che stanno indagando su StreetView.