Salute e benessere: questi i temi al centro dell’accordo siglato stamani fra la Provincia autonoma di Trento e l’associazione Trento Rise, che raggruppa le aree di specializzazione sull’Ict della Fondazione Bruno Kessler e del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione-Disi dell’Università di Trento.
L’obiettivo è quello di sperimentare sulle organizzazioni pubbliche e private aderenti al Distretto famiglia servizi innovativi basati su tecnologie informatiche. L’accordo nasce dal laboratorio territoriale per lo sviluppo di servizi di “health e well being” (salute e benessere), uno dei “living labs” (laboratori viventi) creati da Trento Rise per sviluppare servizi innovativi per la società che riuniscono imprese, laboratori di ricerca ed enti locali oltre a gruppi di cittadini opportunamente organizzati.
Due i progetti attualmente in corso nel Lab trentino. Il primo scaturisce da un accordo pre-commerciale bandito da Trento Rise per sviluppare e commercializzare nel corso di tre anni servizi di tele-monitoraggio e tele-assistenza rivolti agli anziani che vivono in casa propria. Un secondo progetto prevede lo sviluppo di un sistema di monitoraggio e gestione dello stress delle persone al lavoro, che fa parte di una più ampia attività finanziata dall’Istituto Europeo di Tecnologia. Il progetto, da settembre, coinvolgerà due aziende aderenti al distretto Family in Trentino (che sono al momento 120): una attiva nel settore informatico, la Gpi, l’altra nel settore sociale, in particolare nell’assistenza domiciliare agli anziani, la Kaleidoscopio. In totale saranno coinvolti una trentina di lavoratori. Il monitoraggio dei parametri di stress avverrà attraverso l’uso di uno smartphone con apposite applicazioni: verranno misurati parametri come il traffico telefonico (chiamate, sms, mail e così via), le condizioni ambientali (come la rumorosità), gli spostamenti del lavoratore, per verificare se nel suo lavoro rimane molte ore immobile oppure si muove, e così via.