Svolta corporate per Motorola Mobility: parte la sfida al Blackberry

Una nuova business unit lavorerà a stretto contatto con i Cio aziendali per risolvere le problematiche connesse all’utilizzo dello smartphone sul lavoro

Pubblicato il 30 Mar 2011

Motorola Mobility fa sul serio. Obiettivo: conquistare l’utenza
business sottraendo quote di mercato alla concorrente che
saldamente domina nel mondo enterprise, Rim. Negli ultimi mesi la
divisione di Motorola specializzata nel mobile (dopo lo spin-off
che ha separato in due l’azienda) si è adoperata per promuovere
il marchio tra le imprese e realizzare prodotti più adatti
all’utilizzo business. Adesso andrà oltre: creerà una unit
specifica per captare le esigenze dei chief information officer –
una unit che Motorola considera sia uno strumento di marketing che
di supporto agli stessi Cio, che devono gestire i tanti smartphone
in azienda.



"Saremo in grado di offrire tutto quello che BlackBerry
offre”, afferma Christy Wyatt, che gestisce i prodotti software e
servizi di Motorola. Motorola riconosce insomma che creare device
specifici per segmenti di utenza non basta, perché sempre più
persone vogliono un solo cellulare da usare sia nel privato che sul
lavoro. 

Ma portare al lavoro il proprio smartphone può
creare problemi di sicurezza o richiedere tecnologie specifiche per
regolare gli accessi ai sistemi it aziendali. Sono queste le
tematiche ben note ai Cio che Motorola aiuterà ad affrontare – e
risolvere, come parte della strategia di crescita nel segmento
enterprise voluta dal Ceo Sanjay Jha.

Essendosi separata da Motorola Solutions, Motorola Mobility è
diventata un’azienda molto più piccola rispetto ai colossi
dell’industria e questo spinge Jha, per sua stessa ammissione, ad
essere più aggressivo nel cogliere le nuove opportunità. Anche
Apple, del resto, sta lavorando nella stessa direzione, cercando di
portare il suo iPhone, tradizionalmente un prodotto consumer, anche
in azienda.

Spazio per entrare nel territorio dominato da Rim esiste perché
oggi le aziende tendono meno a imporre uno smartphone uguale per
tutti i loro manager (tipicamente un BlackBerry) e lasciano invece
che ognuno utilizzi lo smartphone personale.
 Ciò offre una
porta di ingresso all’ultimo modello di Motorola, Atrix,
sviluppato proprio in collaborazione con gli executive di grandi
aziende.

Va nella stessa direzione l’acquisto di Motorola, lo scorso mese,
della start-up Three Laws Mobility Inc., la cui tecnologia rende
più sicuro il sistema operativo Android sugli
smartphone.
"La nostra strategia è principalmente di
sviluppare software enterprise per permettere ai consumatori di
portare i loro smartphone personali in azienda in tutta
sicurezza”, spiega Alain Mutricy, executive di Motorola che si
occupa di portfolio and device management. "Il nostro
obiettivo è lavorare a fianco dei chief information
officer".

Il nuovo gruppo di Motorola si concentrerà proprio sulle tematiche
che i chief information officer devono affrontare e risolvere, come
la sicurezza dei device, il controllo degli accessi ai sistemi IT 
aziendali e altri temi connessi con i managed services, aggiunge la
Wyatt. Questa unit, spiega ancora la Wyatt, è una “risorsa” e
collaborerà anche con i carrier, che sono poi quelli che di solito
trattano direttamente con i clienti business.

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