“L’Lte è una rivoluzione? Lo è certamente perché consentirà
di offrire ai consumatori moltissimi nuovi servizi e perché ci
porterà verso la realizzazione di un unico concetto di network all
Ip, con integrazioni fra mobile e fisso. Ma dal punto di vista
tecnologico, l’Lte è una capacità radio convergente che
consente agli operatori di riusare frequenze e apparati radio.
Grazie all’Ip, costituisce un mondo seamless con gli apparati
delle generazioni precedenti. In questo senso è una evoluzione”:
Wim Sweldens, president Wireless
mobile product di Alcatel-Lucent, tiene a
sottolineare come Lte non sia per gli operatori un salto nel buio,
ma una inevitabile trasformazione delle loro reti che consentirà
loro di offrire qualità e nuovi servizi senza per questo dovere
costruire ex novo una rete non in grado di integrarsi nelle
infrastrutture installate.
Negli Stati Uniti l’Lte è più di una
promessa.
In effetti, stiamo lavorando attivamente sia con At&t che con
Verizon per il roll out della loro rete mobile di quarta
generazione. Ma vorrei anche aggiungere che stiamo facendo trial
con altri 45 operatori in tutto il mondo. L’Lte sta ormai
diventando un tema “caldo” ovunque.
Ma in Europa c’è più freddezza. Come se lo
spiega?
Il driver delle scelte di At&t e Verizon è stata l’esplosione di
dati e video in mobilità, consentita dai network Ip e trainata da
netbook, tablet, smartphone, device come l’iPhone e ora l’iPad.
Tutto questo mette sotto pressione le reti e chiede network Ip
adeguati. L’Lte è il modo più efficiente per trasportare tutti
questi dati attraverso l’etere. Gli Usa sono partiti tra i primi,
ma presto toccherà anche all’Europa e al resto del mondo.
Vedremo, in particolare, una fortissima crescita dei servizi video,
anche in alta risoluzione. E questo richiede ai network non solo di
avere la capacità di trasportare molti più bit, ma anche di
consentire agli operatori di ottenere guadagni molto significativi
in termini di efficienza e costi di trasporto. È su questo che
stiamo lavorando con loro. L’Lte è la via più efficiente per
trasportare i dati nell’etere. Negli Usa, ma ovviamente anche in
Europa ed altrove.
È dunque convinto che presto arriverà anche in Europa
l’esigenza di una nuova rete di telefonia mobile?
Sì. Ma, attenzione: non si tratta di un nuovo mobile phone
network, ma di un Ip network in grado di connettere tutti i device:
telefoni, ma anche pc, tv, consolle per l’entertainment, modem,
dispositivi per le comunicazioni machine to machine. Sarà un unico
network all Ip in grado di collegare persone e cose, un network
radio ma strettamente integrato con le reti in fibra. Any device,
any place, any time, anywhere: è questo il campo di gioco. Ed è
questo l’approccio tecnologico e strategico di Alcatel-Lucent: un
unico seamless network in grado di integrare fisso e mobile.
E i vantaggi dell’Lte?
La sua architettura dà più efficienza e consente di lavorare con
cellule più piccole; ma premette anche di gestire in maniera
differenziata le diverse applicazioni e i carichi di traffico. E
poi ha una carta importante da giocare: la latenza minima.
Attualmente, siamo scesi a 20 millisecondi. Ciò significa rendere
possibili applicazioni real time come gaming, teleconferenze, cloud
computing.
Mancano i device lato consumer.
Sono in arrivo. Si comincerà con modem e chiavette usb, ma poi
arriverà tutto il resto, cellulari inclusi. Negli Usa At&t conta
di commercializzare il servizio entro l’anno; Verizon
all’inizio del prossimo proprio partendo dai modem mobili.
State lavorando con qualche produttore in
particolare?
Siamo lavorando con quasi tutti i maggiori costruttori di device,
non solo di telefonini: crediamo che l’Lte sia una vera
end-to-end solution, non una semplice nuova tecnologia di
trasmissione radio.
Temete i fornitori cinesi?
Nell’Lte abbiano vinto tra i maggiori contratti al mondo, stiamo
facendo ben 45 trial diversi, anche in Cina dove siamo molto
presenti. Per noi l’Lte sta funzionando bene. Una delle ragioni
della nostra superiorità tecnologica è che siamo stati fra i
pionieri come lo siamo stati in tutte le tecnologie Ip, dal triple
play all’Iptv all’Lte. Non l’abbiamo affrontato come una
semplice tecnologia radio, ma come una soluzione end-to-end. E
questo fa la differenza.