Symbian si converte all’open source. Più difficile la corsa di Android

Il progetto era stato avviato un anno fa già prima della discesa in campo di Google nel mondo della telefonia mobile. Obiettivo: rendere possibile lo sviluppo di nuove applicazioni sul sistema operativo utilizzato già da 330 milioni di persone

Pubblicato il 04 Feb 2010

Il sistema operativo per cellulari Symbian diventa open source e
lancia la propria sfida a Google Android: la Symbian Foundation,
l'associazione formata da Nokia e da altre società leader nel
settore della telefonia mobile, ha infatti deciso di rendere
completamente pubblico il codice sorgente dell’intera piattaforma
Symbian 3 on line. La mossa promette sviluppi davvero interessanti
per quello che è già oggi il più diffuso Os mobile al mondo: il
software è presente su oltre 330 milioni di cellulari, secondo
quanto riferito dalla Fondazione. 

"Il progetto che stiamo realizzando è partito più di un anno
prima dell'arrivo di Android e prima ancora del rilascio
dell'iPhone – ha spiegato Lee Williams Ceo di Symbian
Foundation alla Bbc  –  Si tratta della più grande migrazione
verso l'open source mai avvenuta, per un valore di miliardi di
dollari".
L'obiettivo, è chiaramente quello di migliorare il software,
velocizzando le innovazioni e di conseguenza aumentare la quota di
mercato e la tipologia di dispositivi mobili che lo utilizzano.

Symbian, erede dell’Epoc creato dalla Psion a fine anni novanta,
dopo che Nokia aveva rilevato la sua quota maggioritaria, era stato
destinato già nel 2008 al passaggio open source. La transizione è
iniziata con la costituzione della Symbian Foundation, che include
Nokia, At&t, Lg, Motorola, Ntt Docomo, Samsung, Sony Ericsson,
Stmicroelectronics, Texas Instruments e Vodafone.
La fondazione ha raccolto il difficile compito di unificare tutte
le interfacce in una nuova release. All’interno
dell’organizzazione vigeva già un regime di semi codice libero:
il codice sorgente infatti, pur non essendo disponibile
pubblicamente, veniva fino ad oggi fornito ai produttori di
dispositivi mobili basati su Symbian e ad altri operatori. Senza
contare che la documentazione relativa alle Api (ovvero Interfaccia
di Programmazione di un'Applicazione), è sempre stata
disponibile pubblicamente.

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