Tablet mercato “caldo” dell’hitech? Forse, ma potrebbero
anche nascondere una bolla speculativa pronta a scoppiare, secondo
gli analisti. JP Morgan sostiene che le aziende desiderose di
competere con il popolare Apple iPad potrebbero sopravvalutare le
proprie possibilità di successo e rischiano di creare magazzini
pieni di invenduto entro la fine dell’anno.
Apple ha distribuito 15 milioni di tablet lo scorso anno e prevede
di crescere a ritmi esponenziali quest’anno grazie all’iPad2,
ma questo non significa necessariamente, avverte l’analista di JP
Morgan Mark Moskowitz, che anche i concorrenti riusciranno a fare
altrettanto bene. "A nostro avviso, i miglioramenti tecnici e
il form factor di iPad 2 renderanno ancora più difficile per la
prima generazione dei tablet concorrenti rincorrere la leader di
mercato e quindi le vendite potrebbero essere più deludenti del
previsto", afferma Moskowitz.
Alcuni device concorrenti sono già sul mercato, come Xoom di
Motorola Mobility, Galaxy Tab di Samsung o ViewPad di ViewSonic,
che supporta sia Windows che Android.
Molti altri tablet
arriveranno sul mercato nelle prossime settimane: Playbook
BlackBerry di Research In Motion, TouchPad di Hewlett-Packard e
altri prodotti da Toshiba, Lg e Acer, il cui lancio è previsto
entro la fine dell'anno.
Ma Apple ha di nuovo cambiato le regole del gioco la scorsa
settimana presentando l’iPad2 e ha reso la partita più
difficile, secondo JPMorgan. Rendendo il suo device ancora più
leggero e sottile della prima versione, e ancora più veloce e
simile a un Pc con il suo chip dual-core, pur a un prezzo simile
all’iPad originario (500 dollari), per la concorrenza sarà una
vera sfida offrire un’alternativa. Xoom di Motorola per esempio
costa 799 dollari, senza nemmeno il contratto per la connessione
wireless, anche se l’azienda dovrebbe presto introdurre un nuovo
modello wifi più economico. Il Playbook partirà da 500 dollari,
ma offre solo uno schermo da 7 pollici, rispetto ai quasi 10
pollici di iPad.
Secondo le stime di JP Morgan, Apple e gli altri produttori di
tablet hanno intenzione di realizzare circa 81 milioni di device
nel 2011. Si tratta di circa il 40% in più dei 47,9 milioni di
tablet che la società si aspetta siano effettivamente distribuiti
quest’anno. Ammesso che i produttori riducano i device fabbricati
del 20%, resta un surplus di quasi il 36%: milioni di tablet che
resteranno nei magazzini.
"Non pensiamo che la prima generazione di tablet che aspirano
a far concorrenza ad Apple sarà sufficiente a far crescere gli
acquisti nella misura prevista dai produttori”, afferma
Moskowitz. “C’è un vero rischio di ‘bolla dei tablet’ e le
conseguenze ricadranno innanzitutto sui fornitori di componenti –
in particolare quelli che fabbricano gli schermi Lcd, la memoria e
i processori”.