Il nuovo tablet computer di Hewlett-Packard, il TouchPad, avrà un
segno distintivo: come tutti i tablet, permetterà all’utente di
interfacciarsi con il device tramite il tocco delle dita, ma, a
differenza di tutti gli altri concorrenti, è progettato per
favorire anche la comunicazione, perché riceve le telefonate e gli
sms. Dovrebbe arrivare nei negozi a giugno, sulla scia di una serie
di computer-lavagnetta che fanno seguito al successo di iPad e
cercano di eroderne almeno parte del mercato: Samsung Electronics,
Motorola Mobility e Dell, per esempio, hanno portato ai consumatori
i loro tablet che girano su sistema operativo Android di Google –
una piattaforma che ancora deve dimostrare di essere altrettanto
adatta ai tablet quanto lo è per gli smartphone.
Hp segue un percorso differente. Il TouchPad usa il webOs, un
sistema operativo mobile ritenuto molto solido, sviluppato dal
produttore di smartphone Palm, pioniere del settore che Hp ha
acquisito lo scorso anno. Il sistema operativo fa parte di una più
ampia strategia di Hp, che considera il tablet un “ponte” tra
il suo business Pc e il mercato dei device mobili.
Secondo gli analisti realizzare un prodotto di fascia alta con un
marchio ben riconosciuto potrà aiutare ad attrarre clienti e
sviluppatori di software verso il webOs. Al cuore della
progettazione di TouchPad c’è una tecnologia chiamata
'Synergy', che connette in modalità wireless i contatti
del device, la rubrica e altre informazioni personali con i social
network e le agende di lavoro, e le mostra tutte insieme. Il
TouchPad usa Synergy e la tecnologia mobile per connettere con uno
dei nuovi smartphone Hp Pre o Veer: questo permette a chi possiede
il TouchPad di prendere le chiamate o ricevere gli sms anche sul
tablet. Il TouchPad ha anche un sensore che gli permette di
condividere le informazioni con i Pre o Veer.
Mentre rilancia la sua offerta nei segmenti sempre più convergenti
dei Pc e del mobile con un tablet che si distingue sul mercato, Hp
si muove per aggredire il settore, in forte crescita, dei data
center, con una nuova tecnologia per aziende che, afferma Hp,
semplificherà e abbasserà i costi dei sistemi per banche
dati.
Se nel caso del tablet il primo concorrente da spiazzare è Apple,
qui Hp mira a scalzare il predomonio della rivale Cisco Systems,
che, sostiene Hp, ha prezzi troppo elevati. L’architettura
FlexNetwork di Hp, invece, permetterà alle aziende di creare e
gestire un network più snello e non legato necessariamente a
specifici vendor.
“Gli approcci proprietari, basati sulla tecnologia di un singolo
vendor, come quello di Cisco, costringono gli utenti a una maggiore
complessità, perché per ogni punto del network è necessaria
un’architettura diversa, e fanno salire i costi”, spiega Hp.
Nel nuovo modello, invece, l’infrastruttura è “convergente”
e ogni componente si può eliminare, cambiare o sostituire a
piacimento.