IL NUOVO LISTINO

Tariffe di roaming giù del 30%: il Consiglio Ue approva

Dal primo luglio tetto massimo di 29 cent al minuto per chiamate in uscita, limite di 70 cent per Mbps per trasmettere dati

Pubblicato il 31 Mag 2012

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Via libera dal Consiglio Ue al nuovo regolamento sulle tariffe di roaming internazionale, approvato dal Parlamento il mese scorso. Le nuove tariffe, più convenienti per i consumatori dell’Ue, entrano in vigore il primo luglio. Il nuovo regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue il 30 giugno e resterà in vigore fino al 2022. La Commissione Europea farà un check del nuovo regolamento entro la metà del 2016.

Oltre che sui prezzi in roaming in wholesale e retail, la nuova normativa Ue è finalizzata ad aprire il mercato del roaming a nuovi provider, con l’aggiunta di nuovi servizi, ampliando così la scelta i consumatori. Sono previsti obblighi ben definiti di trasparenza tariffaria per gli operatori.

Buone notizie, quindi, per i cittadini Ue che vanno all’estero. Ma attenzione, le nuove tariffe di roaming valgono soltanto all’interno dell’area Ue, con una riduzione media del 30% (Iva esclusa) dei costi di chiamata, fissati a 0,29 centesimi di euro al minuto. Il costo di ricezione di una chiamata all’estero è ridotto a 0,08 centesimi di euro, un calo del 38% rispetto agli attuali 0,013 centesimi fatturati oggi. L’invio di un Sms costa 0,09 centesimi, mentre il tetto per la trasmissione dati è stato fissato fissato a 0,70 centesimi di euro per megabyte. Questi prezzi saranno ulteriormente tagliati del 40% nel 2014.

Il listino completo
al primo luglio saranno tagliati i costi delle chiamate e al traffico dati in roaming. Lo ha approvato la plenaria del Parlamento europeo a larghissima maggioranza (578 sì, 10 no, 10 astenuti). Le nuove regole estendono i prezzi massimi comunitari per le telefonate transfrontaliere, già in vigore dal 2007, anche ai servizi di dati quali la posta elettronica e la navigazione in rete e saranno inoltre ridotti ulteriormente i costi delle chiamate vocali.

Il tetto massimo per il traffico dati non dovrà superare – a partire dal 1° luglio 2012 – i 70 centesimi a megabyte, e sarà successivamente portato gradualmente a 45 centesimi nel 2013 e a 20 centesimi il 1° luglio 2014. Attualmente, non esiste un limite alle tariffe che gli operatori possono applicare ai servizi di dati mobili.

Le nuove tariffe al dettaglio per le chiamate vocali ridurranno il costo delle chiamate in uscita a 29 centesimi al minuto dal 1° luglio 2012 e a 19 centesimi dal luglio 2014, contro l’attuale soglia massima di 30 centesimi. Anche gli Sms saranno meno cari, scendendo dall’attuale massimo di 11 centesimi a 9 centesimi il 1° luglio di quest’anno e a 6 centesimi il 1° luglio 2014.

Inoltre, dal 1° luglio 2014, i clienti avranno la possibilità di acquistare separatamente da operatori diversi, se lo desiderano, i propri servizi nazionali e i propri servizi roaming, mantenendo lo stesso numero di telefono. Non dovranno pagare per cambiare di fornitore, e i fornitori nazionali avranno l’obbligo di informarli di questo diritto.

“Dal punto di vista del consumatore i tagli dei prezzi sono una grande notizia, soprattutto sul versante dati, protagonisti di forti riduzioni nei prossimi due anni – commenta Mark Newman, chief research officer di Informa Telecoms & Media – Ma è meno chiaro se ciò porterà allo sbarco sul mercato di nuove imprese che forniscono servizi di roaming”.

“Il roaming è un business estremamente complesso – puntualizza – e non ci sarà bisogno di nuovi investimenti in reti di telefonia mobile per permettere a nuovi player di fornire servizi di roaming. Il costo degli aggiornamenti di rete e i meccanismi attraverso i quali sarà consentito ai nuovi attori di entrare sul mercato sono ancora da concordare “.

Informa Telecoms & Media ritiene che i produttori di smartphone e gli sviluppatori di piattaforme, come Apple e Google, potrebbero essere tentati di entrare nel mercato una volta che le nuove regole entreranno in vigore in luglio 2014, quando sarà consentito ai consumatori di acquistare servizi di roaming nazionale da operatori diversi, pur mantenendo lo stesso numero.

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