Entro il 2012 le tariffe di terminazione dovranno essere legate ai
costi effettivi sostenuti degli operatori, il che significa una
riduzione di circa il 70%. E' quanto contenuto nella
raccomandazione della Commissione Ue destinata ai regolatori
nazionali con cui si armonizzano i criteri di calcolo dei costi tra
i vari Paesi e si riportano le tariffe al loro costo reale.
''Nonostante gli sforzi dei regolatori nazionali per
portare le tariffe al loro costo reale, restano differenze nella Ue
e vasti gap tra telefonia fissa e mobile che possono portare alla
distorsione della concorrenza'' commenta il commissario
alle Societa' dell'Informazione, Viviane Reding. Per il
commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes ''tagliare le
tariffe aumentera' la concorrenza per il bene dei
consumatori''.
Per la telefonia mobile, le tariffe di terminazione in Europa
variano da 2 cent/euro al minuto di Cipro a 15 cent della Bulgaria,
mentre la media Ue di 8,55 cent. Quelle fisse variano dai 0,57 a
1,13 cent/euro al minuto.
La raccomandazione di Bruxelles preoccupa il mondo dell’industria
delle Tlc. A lanciare l’allarme sulle possibili conseguenze della
riduzione delle tariffe il direttore dell’Etno Michael
Bartholomew. “La raccomandazione rischi di ostacolare
ulteriormente l’industria di settore, un momento in cui i ricavi
hanno raggiunto il livello più basso dal 2003”. Il rischio
sarebbe dunque quello "di bloccare gli investimenti e lo
sviluppo pacchetti innovativi per gli utenti", conclude il
numero uno dell'Etno.