Via alle verifiche sulle tariffe di accesso alla rete fissa di Tim. Saranno tre docenti universitari a scrutinare approfonditamente i profili di censura relativi al modello utilizzato dall’Agcom per rappresentare i costi che gli operatori di rete devono sostenere per la realizzazione di una infrastruttura di rete moderna. E’ la decisione del Tar del Lazio pubblicata con quattro ordinanze istruttorie nell’ambito di altrettanti ricorsi proposti da Wind Tre, Fastweb, Iliad Italia e Sky Italia per contestare la delibera con la quale l’Autorità a metà 2023 ha determinato le condizioni economiche per la fornitura, da parte di Telecom Italia, quale operatore dotato di significativo potere di mercato (Spm), dei servizi di accesso alla propria infrastruttura di rete fissa agli altri operatori del mercato, per gli anni 2022-2023.
LE ORDINANZE
Tariffe wholesale, faro del Tar del Lazio sui rialzi 2022-2023
Accolti i ricorsi di Fastweb, Iliad, Sky e Wind Tre. Il Tribunale amministrativo affida a un team di docenti universitari il compito di scrutinare eventuali profili di censura relativi al modello utilizzato dall’Agcom per definire i costi di accesso alla rete Tim

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