Telco riunirà il cda in settimana, probabilmente venerdì, per stilare la lista in vista dell’assemblea Telecom Italia del 20 dicembre che, su richiesta Findim, delibererà sull’eventuale revoca del consiglio e, nel caso sul rinnovo del board. Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che, se verrà presentata una lista di minoranza composta da professionisti, vorrà dire che Telco ritiene ragionevolmente che il cda andrà a scadenza con l’assemblea di metà aprile. Se invece, depositerà una lista con nomi di peso, non è da escludere che il cda si presenti dimissionario per andare direttamente al rinnovo anticipato del board. La deadline per il deposito delle liste è lunedì 25 novembre. Ma secondo il Sole la revoca del board è improbabile.
Nel frattempo anche Assogestioni sta mettendo a punto un elenco di nomi che potrebbe essere già pronto a metà settimana, ma comunque non saranno più di sette (su un totale di 15). Intanto Marco Fossati (Findim) ha fatto sapere che con il suo 5% varerà la lista di Assogestioni e ha inviato tutte le minoranze a fare lo stesso, precisando che vigilerà sul corretto andamento dell’assemblea. Asati, invece, pur avendo raccolto più dell’1% del capitale con la campagna iscrizioni, non riuscirà a presentare una lista propria. Come precisa il Sole, infatti, entro il 29 novembre l’associazione dovrebbe dimostrare il possesso della zioni: ma le anche raccoglieranno le deleghe per la partecipazione all’assemblea solo sette giorni prima e Asati non avrebbe gli strumenti per anticipare i tempi.
Asati nel confermare la propria fiducia nell’attività della Consob, auspica una rapida conclusione delle indagini sul caso Telecom. L’associazione dei piccoli soci segnala di aver fatto ulteriori richieste alla Commissione, dopo quelle su convertendo e vendita di Telecom Argentina, in particolare sui nomi degli azionisti finanziari che hanno aderito al convertendo da 1,3 miliardi. ”La conclusione dell’attivita’ della Consob potenzialmente avrebbe potuto essere anche utilizzata da parte di un socio avente diritto a presentare una variazione dell’ordine del giorno della convocata assemblea del prossimo 20 dicembre”, sottolinea Asati.
Intanto Bernstein conferma il rating outperform su Telecom Italia, con un target price di 1 euro per azione, segnalando i toni “incoraggianti” da un roadshow del gruppo. Tale meeting ha reso gli analisti “più fiduciosi” sul fatto che l’equity story di Telecom stia migliorando. L’impressione dominante del roadshow, concludono gli esperti, è quello di un approccio più amichevole verso i soci. Il turnaround in Italia, segnalano dalla banca d’affari, non è facile ma le opportunità sono significative, inoltre sul Brasile gli esperti evidenziano l’atteggiamento estremamente pragmatico del management, notando che il Brasile è core ma i manager considererebbero eventuali offerte che potrebbero realizzare un maggiore valore per i soci e sarebbe ingenuo pensare che Telefonica (e le altre tlc brasiliane) non siano interessate al valore strategico di Tim Brasil.
Macquarie conferma il target price a 0,9 euro per azione e il rating outperform su Telecom Italia. Secondo gli esperti il nuovo piano del gruppo è “razionale” e “credibile”, ma evidenti miglioramenti probabilmente non si vedranno fino al secondo semestre 2015/inizio 2016. Questo, quindi, rende l’investment case del titolo più focalizzato sul Brasile nel 2014, con una potenziale vendita ma anche attraverso un miglioramento delle dinamiche del mercato. “Crediamo ancora che un vendita del Brasile avverrà nel tardo 2014”, si legge nel report. Telecom, prosegue la banca d’affari, non ha un problema di liquidita’ e ha tempo per applicare la sua strategia nonostante i downgrade. “Crediamo che la strategia sia solida, ma riconosciamo che il mercato possa rimanere cauto visto il rischio di esecuzione”, si legge nella nota. Telecom, concludono gli analisti, è uno dei nomi di valore nel settore europeo della telefonia visto che tratta a sconto sul comparto.
E anche gli esperti di Deutsche Bank, infatti, lasciano invariata la loro raccomandazione buy con un prezzo obiettivo di 0,9 euro per azione.