TELECOM ITALIA

Telco, Generali esce di scena

Ok del cda ad esercitare l’opzione di scissione. Mandato all’Ad Mario Greco di definire le modalità specifiche dell’uscita. E Intesa Sanpaolo e Mediobanca non staranno a guardare

Pubblicato il 11 Giu 2014

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Ok del cda di Generali all’uscita da Telco. Il board, riunitosi oggi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha deliberato di esercitare l’opzione di scissione, dando mandato all’amministratore delegato Mario Greco del gruppo di definire le modalità specifiche per l’uscita. ”Il patto – si legge in un comunicato – continuerà vincolare Generali sino alla data di scadenza fissata al 28 febbraio 2015 o, se la scissione si dovesse perfezionare precedentemente, fino alla data del suo completamento, che sarà subordinato ai necessari adempimenti nei confronti delle autorità competenti”.

“L’uscita da Telco è in linea con la strategia del Gruppo di gestire i propri asset in maniera attiva e permetterà una maggiore facilità nella gestione dell’investimento stesso”, conclude la nota. Le Generali controllano il 19,3% della holding.

Si avvicina dunque a grandi passi la scissione del patto dato che anche Mediobanca e Intesa Sanpaolo intendono uscire prima della scadenza “naturale” prevista per febbraio 2015.

Secondo il patto Telco, con il “liberi-tutti”, il gruppo spagnolo sarà tenuto a sborsare 60 milioni agli altri partner. Con la scissione di Telco, ciascun socio si porterà la quota parte di azioni Telecom e parte del debito. In particolare, il veicolo comune scinderà in una newco, creata ad hoc da Generali, il 4,3% di azioni Telecom fra le attività e, tra le passività, la quota parte (338 milioni) del bond da 1,750 miliardi sottoscritto dai soci e 135 milioni dei 700 del finanziamento a carico sempre dei soci. Si diceva poi dell’onere a carico di Telefonica a seguito della scissione: gli spagnoli devono corrispondere a ciascun socio Telco un indennizzo per la minor capitalizzazione derivante dalla mancata esecuzione del secondo aumento di capitale, pari a 60 milioni moltiplicati per il numero di azioni A possedute dal socio in rapporto al numero totale di azioni A emesse. In base a questo calcolo a Generali spetterebbero 34 milioni, mentre a Mediobanca e Intesa 13 milioni a testa.

E proprio sul break up di Telco era intervenuto stamattina l’Ad di Telecom Italia, Marco Patuano. “Nel caso venisse confermato il break up di Telco” entro il prossimo 30 giugno – ha detto il manager – bisognerà dare opportuna comunicazione alle Autorità di Brasile e Argentina secondo un percorso di notifica”

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