Le reti di telecomunicazione italiane resistono al sovraccarico di domanda dovuto alle misure anti- coronavirus: le persone restano a casa, lavorano, studiano e guardano film tramite Internet e l’infrastruttura è sotto stress, ma finora “tiene”. Lo afferma un’analisi di MedUX, che sta monitorando da vicino gli effetti del Covid-19 sulle prestazioni della banda larga fissa residenziale e sulla customer experience in Europa. Lo studio, condotto in Italia durante questo mese di marzo e sugli operatori Tim, Fastweb, Vodafone e WindTre, per ora ci promuove.
“Osserviamo con piacere la resilienza della rete e le azioni degli operatori telecom per gestire questa situazione senza precedenti e assicurarsi che vi sia sufficiente capacità disponibile nelle reti e negli Internet exchange”, si legge nel report di MedUX. “In tutta Europa gli operatori stanno adottando misure reattive e proattive per preservare la qualità del servizio e l’esperienza nell’utilizzo di Internet. Il rischio di congestione della rete sta aumentando, ma gli operatori si stanno dando da fare per mitigare lo shock derivante dall’enorme incremento dell’utilizzo di Internet e probabilmente stanno ampliando la capacità”.
Lo stress delle reti in Italia
I dati di MedUX mostrano che le reti italiane sono sotto stress da quando il governo ha imposto severe limitazioni agli spostamenti delle persone, che restano per la maggior parte del tempo a casa. Gli analisti hanno osservato un peggioramento di parametri di base come latenza, perdita di pacchetti e difficoltà a garantire la velocità di connessione; si sono degradati anche gli indicatori che riguardano la navigazione web, il gaming, il cloud storage e i servizi di streaming. Quindi, in generale, le connessioni Internet in Italia si sono leggermente rallentate, ma non ci sono interruzioni del servizio e gli utenti possono continuare a connettersi a Internet in modo sufficientemente soddisfacente per il lavoro, lo studio, l’intrattenimento o la socializzazione via chat e video.
Il report di MedUX mostra anche che le regioni più colpite dal peggioramento di prestazioni e user experience sono Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Sicilia. La perdita di velocità di download stabilita nei contratti delle telco con i loro clienti su scala nazionale è di circa il 10% per le linee Ftth e dell’8% per il Vdsl nelle ore di picco (la sera); in alcuni giorni e nelle ore pomeridiane si è arrivati a un calo del 15%.
Nelle ore di picco (pomeriggio) e solo in alcune giornate MedUX ha rielvato un aumento del 10-15% del tempo per il caricamento dei video in streaming; il tempo di caricamento delle pagine web nei casi peggiori è aumentato del 15%.
L’impatto potenziale in Italia sul mercato domestico è pari a oltre 17 milioni di linee Internet fisse (Ftth-Vdsl-Adsl).
Il ruolo delle telco è “fondamentale”
Secondo i più recenti rilevamenti sul traffico di rete in Italia del MIX (Milan Internet Exchange), il trend sul picco di richieste resta stabile ma sostenuto dopo il record del 10 marzo (+20-30% rispetto ai valori massimi raggiunti prima dell’emergenza Covid-19). Gli operatori telecom riferiscono di aver osservato un incremento del traffico sulle reti fisse del 50-70%.
Secondo MedUX le telco “giocheranno un ruolo fondamentale nell’assistere la società in questo periodo particolare e nel trasformare i rischi in opportunità per l’intera industria”.
Alla luce dei picchi di traffico Internet legati alla pandemia, nei giorni scorsi l’Itu ha lanciato la Global network resiliency platform, che raccoglierà le informazioni e le best practice più rilevanti e accreditate che possono servire alle aziende telecom, ai governi e ai regolatori per garantire il funzionamento efficiente delle reti Tlc e l’erogazione dei servizi di telecomunicazione.
Oggi più che mai, ha detto il segretario generale dell’organizzazione delle Nazioni Unite, Houlin Zhao, le reti Tlc sono vitali per la nostra stessa sicurezza e salute, per garantire l’operatività delle strutture sanitarie, continuare a far funzionare le imprese e l’economia, e tenere la società connessa anche durante le misure di isolamento e contenimento del virus.