Gli operatori mobili stanno aggiungendo un sempre crescente numero di data device al loro portafoglio prodotti, con l’obiettivo di far crescere i loro ricavi dati. A dirlo uno studio Wireless Intelligence, secondo cui i dispositivi abilitati alla connessioni dati – quali dongle, tablet e computer portatili – rappresenta ormai circa il 16% dell’offerta mentre la restante percentuale è rappresentata dai telefoni tradizionali.
Nel dettaglio, i tablet rappresentano circa il 5% del portafoglio di dispositivi, pur essendo una categoria che praticamente inesistente quando è stato condotto il report precedente relativo al 2010.
Di contro calano i dispositivi Wcdma, sostituiti da device Hspa. Il trend rilevato da Wireless Intelligence dipende dal fatto che l’Hspa rappresenta attualmente oltre tre quarti delle connessioni 3G in tutto il mondo. L’88% per cento dei prodotti 3G monitorati nello studio è supportato dall’Hspa.
Praticamente tutti i dispositivi dati e circa i due terzi dei telefoni utilizzano una qualche forma di 3G. Fino a un anno fa, i dispositivi 3G (di tutti i tipi) rappresentavano i tre quarti dei prodotti offerti dagli operatori (circa il 60%). "La rapida migrazione dal 2G al 3G è ancor più significativa nelle economie in via di sviluppo, che ha visto un forte aumento in presenza di cellulari 3G", puntualizza Joss Gillett, senior analyst di Wireless intelligence e autore del report.