“La rete delle reti”: è questo il titolo che abbiamo scelto per l’edizione 2019 di Telco per l’Italia, l’evento annuale di Corcom- Digital360, orgogliosamente riconosciuto come un “must” per l’industry e la community dell’Ict.
Il 12 giugno a Roma, al Centro Congressi di Piazza di Spagna, faremo il punto con i protagonisti del settore e i rappresentanti delle istituzioni, delle Autorità e delle associazioni sullo stato di avanzamento del “cantiere” ultrabroadband. Il confine fra infrastrutture fisse e mobili si fa sempre più sfumato: fibra e 5G sono gli ingredienti fondamentali e inevitabilmente convergenti di una ricetta, quella della banda ultralarga, che rappresenta la spina dorsale della nuova economia, della nuova competitività, del nuovo sviluppo.
Gli ingenti investimenti che dovranno essere messi in campo per la realizzazione delle reti di quinta generazione mobile, accompagnati con quelli altrettanto importanti per le infrastrutture in fibra indispensabili per garantire la piena funzionalità e la sostenibilità del “mobile” rappresentano una sfida-Paese non da poco. Il destino di operatori di Tlc, vendor, software company, società di servizi ruota tutto intorno al time-to-market: la cooperazione fra gli attori coinvolti nella partita si fa sempre più necessaria. E non a caso il tema della condivisione delle infrastrutture è diventato questione stringente.
Le partnership industriali fra operatori che fino a pochi mesi fa marciavano ciascuno per la propria strada sono considerate dai più la chiave di volta: il tavolo di lavoro congiunto battezzato da Tim e Open Fiber rappresenta l’emblema della svolta. E analoghi accordi, votati minimizzare l’impatto degli investimenti e massimizzarne il Roi – tanto per citare gli ultimi annunci, le “liaison” fra Fastweb e Open Fiber e quella sul fronte torri fra Tim e Vodafone – sono la prova provata dello scenario in evoluzione. Uno scenario però non privo di nubi all’orizzonte: per uno sviluppo “sano” del comparto e “coerente” con le politiche di sviluppo industriale bisognerà inevitabilmente fare i conti con la regolamentazione. E bisognerà sciogliere i nodi stretti della burocrazia.
Gli indici e le classifiche internazionali ci vedono sì in netto recupero sul fronte delle infrastrutture – sulla fibra siamo fra i Paesi al top e anche sulle sperimentazioni 5G – ma continuano a vederci arretrati sul lato della domanda, del capitale umano, della ricerca. Per non parlare del debole contesto macroeconomico, di politiche fiscali e di incentivazione tutte da svecchiare tenendo conto del paradigma industriale 4.0.
La strada dunque è lunga, ma le idee e i progetti non mancano. Ed è sulle nuove idee e sui nuovi progetti che Telco per l’Italia 2019 punta ad accendere i riflettori. Vi aspettiamo!