Telco unite in nome del “green”. Via al consorzio globale

L’inziativa Green Touch mette in campo laboratori di ricerca e operatori con l’obiettivo di migliorare di mille volte l’efficienza energetica delle reti di comunicazione

Pubblicato il 11 Gen 2010

Si scrive Green Touch, si legge Tlc “eco-responsabili”. E'
nato oggi a Londra il primo consorzio mondiale – Green Touch,
appunto – aperto a laboratori industriali, centri di ricerca e
operatori che si impegneranno a sviluppare progetti per migliorare
di mille volte l’efficienza energetica delle reti, utilizzando in
tre anni la stessa quantità di energia oggi usata per il loro
funzionamento di un solo giorno. In altre parole “reinventare”
le infrastrutture per rispondere alla crescita esponenziale dei
dati che viaggiano in rete.
“Con l’esplosione dell’utilizzo della banda larga, il consumo
energetico dell’Ict sta rapidamente crescendo e si rende
necessaria l’adozione immediata di misure in grado di
fronteggiare questa tendenza e di ridurne l’impatto – osserva
Vernon Turner, senior vice president e general manager per
l’Enterprise Computing di Idc, ribadendo l’importanza del
progetto messo in campo -. Quel che rende l’iniziativa Green
Touch unica nel suo genere è il suo impegno verso un obiettivo di
enorme portata e tuttavia precisamente quantificabile, che di basa
su scienze esatte. Il suo profilo planetario e l’approccio
multi-disciplinare permetteranno di accelerare il necessario
ripensamento e sviluppo di nuove tecnologie”.
L’obiettivo del “mega” risparmio energetico è sostenuto dai
governi di Stati Uniti, Francia e Corea che – non a caso – hanno
aderito all’iniziativa.
“Le vere sfide mondiali hanno sempre trovato la loro risposta
più adeguata unendo le menti migliori in un ambiente creativo e
senza limitazioni – commenta  Steven Chu, il Segretario per
l’Energia degli Stati Uniti -. Questo è l’approccio che
abbiamo seguito per mandare un uomo sulla luna ed è il medesimo
che dobbiamo seguire per affrontare la crisi del surriscaldamento
mondiale. La Green Touch Initiative è un esempio di risposta di
questo genere: mettere insieme scienziati e ricercatori di tutto il
mondo e di molte discipline diverse in un ambiente di innovazione
aperto per attaccare il problema da diverse direzioni”.
Tra i membri fondatori laboratori industriali del calibro dei Bell
Labs di Alcatel-Lucent, che guidano il consorzio, operatori di Tlc
come China Mobile, Swisscom e Telefonica nonché centri di ricerca
universitari, tra cui il Mit (Massachusetts Institute of
Technology).
Entro cinque anni Green Touch fornirà l’architettura di rete di
riferimento e le componenti chiave necessarie a conseguire
l’obiettivo dell’efficienza energetica, mentre a febbraio è
prevista la prima riunione dei membri.
In quell’occasione verranno definiti gli obiettivi conseguibili
già nel primo anno e assegnati ruoli e responsabilità.
A sostenere il progetto anche il governo britannico, tra i primi ad
aver sviluppato politiche pubbliche per il risparmio
energetico.
"Il settore Ict è nelle migliori condizioni per mettere la
sua forza innovativa e tecnologica a disposizione di un ampio
disegno volto alla transizione verso un'economia a basse
emissioni nonché a ridurre quelle da esso stesso generate –
ribadisce  Ed Milliband, Ministro per l’Energia e il Cambiamento
-. La Green Touch Initiative dimostra come le aziende possono
svolgere il loro ruolo nella direzione di una società a più basso
impatto energetico-ambientale che tutti siamo impegnati a creare.
Accanto all'opera del Governo volta allo sviluppo di un
ambiente in cui possa fiorire l'innovazione, diamo il benvenuto
a questo avvicinamento stretto dell'industria con il mondo
accademico per creare la ricerca, la tecnologia e le soluzioni
necessarie per ridurre le emissioni di CO2".

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