Inizia domani nella Sun Valley, in Idaho, Usa, il summit annuale dei top manager delle industrie dei media e della tecnologia organizzato dalla banca di investimenti Allen & Co., nella stessa cornice che ospita l’evento dal 1983 ma in un panorama, per il settore, profondamente modificato: gli accordi di acquisizione Comcast–Time Warner Cable e At&t–DirecTv consolidano in modo significativo il mercato della distribuzione della pay-Tv negli Usa. Il tema di quest’anno sarà dunque: occorre fare acquisizioni e ingrandirsi?
I partecipanti includono il presidente e Ceo della Disney Bob Iger, Philippe Dauman di Viacom, Leslie Moonves di Cbs, Jeff Bewkes di Time Warner e Rupert Murdoch di 21st Century Fox, ma un ruolo importante sarà giocato dalle telco, come sottolinea oggi in un articolo il Wall Street Journal, che stanno diventando parte integrante del mondo dei media, visto che gli americani guardano tanti contenuti in video streaming sui telefoni cellulari o a casa con le loro connessioni broadband. Al summit parteciperanno infatti per la prima volta come Ceo delle loro aziende Lowell McAdam di Verizon Communications e Randall Stephenson di At&t.
Siccome l’evento della Sun Valley è spesso il luogo dove si forgiano accordi, alcuni investitori e banchieri fanno notare che alle grandi telco manca una parte nel complesso puzzle dei media: sono attori della banda larga fissa e mobile e sono entrati sul mercato della pay-Tv, ma non possiedono contenuti come la rivale Comcast, che ha comprato NBCUniversal nel 2011. E’ possibile dunque che nella Sun Valley le telco si guardino intorno: Jimmy Schaeffler, presidente della società di consulenza su media e telecom Carmel Group, dice per esempio che Verizon “ha bisogno di qualcosa in più ora” e che comprare una grossa azienda dei media come Time Warner è una possibilità.
Per ora né At&t né Verizon hanno fatto dichiarazioni in questo senso. Ma hanno trattato con società che possiedono contenuti Tv per avere le licenze su alcuni programmi per i loro servizi di online video, secondo fonti confidenziali sentite dal Wsj. Inoltre Verizon quest’anno ha comprato la media unit di Intel ed At&t sta creando la sua società di online video con il guru dei media Peter Chernin, che pure è tra gli invitati alla conferenza dell’Idaho.
Ma quali aziende dei contenuti potrebbero essere target di acquisizione? Ci sono piccoli proprietari di canali sul cavo, come Scripps Networks Interactive e Amc Networks, e studi di registrazione come Lions Gate Entertainment, ma per gli analisti il primo obiettivo è Time Warner. Discovery Communication, il cui Ceo David Zaslav prenderà parte alla conferenza, potrebbe essere sia un target di acquizione che un compratore, secondo gli analisti, visto che ha già tentato di comprare Scripps l’anno scorso; qualcuno ha addirittura ipotizzato una liason Discovery–Disney.
Al summit in Idaho prenderanno parte anche i big dell’hitech, da Tim Cook di Apple a Jeff Bezos di Amazon, da Larry Page di Google a Mark Zuckerberg di Facebook (anche se gli occhi saranno puntati sull’ospite d’eccezione, Jack Ma del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba).
Secondo alcuni investitori, aziende come Apple, Google o Amazon potrebbero essere interessate ad acquisire un’azienda dei media: tutte vogliono entrare nell’arena della Tv in streaming. Anche Marissa Mayer di Yahoo, che dovrebbe prendere parte al summit, sta entrando con decisione in questo territorio. Analisti e Wall Street hanno già i riflettori puntati: non è escluso che dalla Sun Valley esca più di un deal.