Via libera delle autorità antitrust di Mosca all’acquisizione delle attività russe di Tele2 da parte di Vbt, l’istituto di credito in parte sostenuto dallo Stato che ha messo sul piatto 3,5 miliardi di dollari per rilevare le attività locali dell’operatore scandinavo che voleva uscire dal mercato russo. Lo scrive il Financial Times, ricordando che nei giorni scorsi il primo e il secondo operatore del paese, Vimpelcom e Mts, avevano messo sul piatto una controfferta congiunta da 4-4,5 miliardi di dollari, rispedita al mittente da Tele2.
Venerdì scorso si era fatto avanti anche il miliardario russo Mikhail Fridman, che tramite la sua holding Alfa Group, aveva messo sul piatto un’offerta compresa fra 3,6 e 4 miliardi di dollari, anch’essa rifiutata da Tele2, che aveva già chiuso il deal con la banca Vbt, operazione appoggiata anche dal Cremlino. C’è da dire che lo stesso Fridman, tramite Altimo, detiene quote di maggioranza in Vimpelcom, l’operatore che controlla Wind.
Ieri il Ceo di Tele2 Mats Granryd si è difeso dalle critiche degli operatori che avevano effettuto le controfferte dicendo che “è facile arrivare con delle nuove offerte dopo che il deal (con Vbt ndr) è già stato concluso. Le nuove offerte (di Mts-Vimpelcom e Alfa Group ndr) non erano sul tavolo quando abbiamo chiuso l’affare in esclusiva con Vbt”. Secondo voci di stampa, ora le attività di Tele2 in Russia potrebbero fare gola a Rostelcom, operatore in fase di ristrutturazione specializzato in telefonia fissa. Una clausola nel contratto di vendita a Vbt prevede che se le attività russe dell’operatore scandinavo saranno vendute entro un anno, metà dei proventi saranno incassati dalla stessa Tele2.