L’associazione dei piccoli azionisti di Telecom Italia fa sentire la sua voce contro la vendita di Telecom Argentina e il bond convertendo di Telecom Italia, rispetto al quale si appella alla Consob perché l’autorità faccia luce sul collocamento e le modalità che ne hanno permesso la sottoscrizione, tra gli altri, al fondo Usa BlackRock e a Telefonica.
A beneficiare della vendita di Telecom Argentina sarà soltanto Telefonica, sostengono da Asati, perché non dovrà vendere il suo asset nel Paese sudamericano “ma magari – affermano – parteciperà anche al potenziale spezzatino che verrà fatto di Telecom Argentina con Claro Argentina“. “Il fatto di non aver indetto una gara e aver condotto una trattativa privata che va ancora perfezionata – si legge in una nota dei piccoli azionisti Ti – ci fa ritenere che l`operazione oltre ad avvenire in potenziale conflitto di interessi di Telco produrrà notevoli danni potenziali a tutti i piccoli azionisti”.
“Un cda saggio e attento a tutela dell’interesse prima della società e anche di tutto l’azionariato, e quindi anche delle minorities – denunciano da Asati – non venderebbe mai al valore di borsa ma con un premio di maggioranza almeno pari al 30%. Calcoliamo che se andasse in porto questa scellerata operazione, ci sarebbe una perdita per la società, e di conseguenza per gli azionisti, pari a un minimo stimabile di 300 milioni di euro”.
E sul caso “convertendo” i piccoli azionisti si appellanno alla Consob: “Ci risulterebbe – scrivono – che alle 20.25 del 7 novembre è terminato il cda, alle 23 è terminata la conference call e alle 7.40 della mattina del giorno dopo, dopo sole 9 ore notturne, in barba a tutti i soci azionisti finanziari, a cui non era arrivata la soffiata degli amici, è stato risposto ‘sei arrivato tardi non c`è più niente per te’. Il documento non poteva essere distribuito in Usa e allora chi ha riferito a Blackrock, permettendogli di sottoscrivere 200 milioni di convertendo? E quando è stato riferito? Durante o dopo il cda? Durante le ore notturne?”.
Per questo motivo Asati si riserva anche di presentare denuncia alla Sec, l’autorità statunitense che vigila sulla Borsa, e chiede “la disponibilità per tutti gli azionisti del verbale del consiglio del 7 novembre, tenendo conto della rilevanza dei danni potenziali arrecati a tutte le minorities”.