Telecom Italia per Blackrock “è un business as usual, ordinaria amministrazione: ogni fondo Blackrock voterà come crede o come indicato dalla società di proxy di riferimento, come del resto avviene sempre e nel caso Telecom è già avvenuto nella precedente assemblea”. Lo ha detto in un’intervista al Sole 24 Ore, Andrea Viganò, Country Head per l’Italia di Blackrock.
“Le dietrologie su azioni di concerto con questo o con quel socio, di cui la Consob si è già fatta interprete, sono del tutto prive di fondamento. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Abbiamo totale rispetto per le autorità di vigilanza, ma siamo pronti a difendere reputazione e correttezza in qualunque sede”, ha precisato.
Allargando il campo agli investimenti nel nostro paese, Viganò spiega che la società vede grandi opportunità di investimento. “L’Italia, il suo mercato, le aziende medie e grandi dell’energia, delle telecomunicazioni, del credito o del settore manifatturiero sono estremamente attraenti non solo in termini di valutazioni, ma anche per fattori speriamo piu’ strutturali come le riforme e le privatizzazioni”, spiega Viganò. “Il nostro obiettivo – prosegue – è far guadagnare i clienti investendo solo in un’ottica di lungo periodo, senza condizionare i manager, influenzare l’azionariato o orientare le scelte delle aziende. Non siamo raider, speculatori o partner di questa o quella cordata, come purtroppo ci hanno dipinto”.
“Non abbiamo – ha aggiunge quindi – un trading proprietario, non abbiamo conflitti di interesse e neppure un unico centro decisionale o regia centralizzata sugli investimenti: ogni fondo decide autonomamente, esegue le richieste dei clienti, e vota nelle assemblee in piena indipendenza e sulla base delle raccomandazioni di voto delle società proxy. Mai abbiamo chiesto o chiederemo di avere un nostro rappresentante nel consiglio di una società quotata”.
“Dietro” al fondo ci sono solo “i clienti” dice infine augurandosi “che si smetta di considerarci come il lupo di Wall Street”.
Susanna Camusso, commentando l’intervista al numero uno italiano del fonso Usa, evidenzia che “la disponibilità a investire è sempre una buona notizia perchè riconosce che l’Italia è una grande potenza industriale che produce ricchezza e valore. Bisogna però prestare grande attenzione alle aziende pubbliche ed evitare che si creino situazioni come su Telecom, che è stata una espropriazione di ricchezze e tecnologie”.
Ieri è emerso che Blackrock è al 6,85% del Banco Popolare, dopo essere salito in Unicredit (5,25%), Mps (5,75%), Intesa (5%), con partecipazioni anche in Atlantia (4,9%), Telecom (4,8%), Prysmian (4,9%) e Azimut (5%).