Entra nel vivo il processo per la valorizzazione delle torri di Telecom Italia, per cui è prevista la creazione di una società ad hoc. L’asset che comprende circa 11-13mila siti è stimato intorno a un miliardo di euro. Secondo quanto apprende Radiocor, a breve i sindacati di categoria incontreranno l’azienda proprio su questo dossier. Conteggiati i tempi per i conferimenti nella nuova società, la valutazione precisa dell’asset e il via libera del tribunale allo scorporo di ramo d’azienda, ci vorranno circa sei mesi per completare il processo.
D’altronde lo stesso Amministratore delegato del gruppo, Marco Patuano, aveva precisato, in occasione del convegno Between di Capri, che la valorizzazione dell’asset non sarebbe stata conclusa entro l’anno, ed è dunque attesa per il 2015. Intanto i sindacati mettono le mani avanti e chiedono garanzie per i dipendenti. “L’azienda – riferisce Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel-Cisl – ci ha convocati per darci informazioni preventive prima di creare la società ad hoc, come nello stile dell’amministratore delegato Marco Patuano. Aspettiamo di conoscerne nei dettagli come si muoverà l’azienda, ma èfondamentale per noi il destino dei lavoratori. Preferiremmo che i dipendenti possano scegliere se rimanere in Telecom o confluire nell’eventuale società destinata alla vendita”. Tra le ipotesi sul tavolo per la valorizzazione delle torri, oltre alla vendita, c’e’ anche la quotazione in Borsa.