“Renzi si deve mettere al tavolo con Telecom Italia e capire cosa fare”. Così Franco Lombardi, presidente di Asati, durante il suo intervento all’assemblea dei soci, ricordando che per attuare il programma presentato nelle scorse settimane dal premier, dal wi-fi nelle scuole, alla digitalizzazione, il governo deve confrontarsi con la compagnia telefonica. “Il silenzio di Renzi è assordante su Telecom”, ha incalzato Lombardi, sottolineando che “se il premier pensa di scorporare la rete noi siamo contrari e siamo d’accordo con la visione dell’Ad Marco Patuano“.
Lombardi ha auspicato che il governo “dia i soldi perché l’Italia acceleri sull’agenda digitale e torni dal 27° posto in classifica ai primi posti”. Invece secondo il presidente di Asati “fino ad oggi la politica ha avuto effetti disastrosi”. Lombardi ha criticato anche l’ex premier, Enrico Letta, che “ci ha massacrati, difendendo a spada tratta Telefonica senza spiegare il perché”, quando invece “Telefonica deve decidere ancora cosa fare da grande”.
Lombardi ha riconosciuto a Patuano merito della spinta data alla riforma della governance. ”In questi ultimi sei mesi ha tenuto la barra dritta in un momento di forte difficoltà. Gli uffici legali di Telecom – ha sottolineato Lombardi – che sono governati da persone molto preparate hanno proposto insieme a Patuano una buona governance” ma anche lui chiede che l’indipendenza non rimanga solo sulla carta. ”Noi vigileremo su questo nuovo Consiglio, perché se vediamo che c’è coesione saremo con tutto il Consiglio; se ci accorgeremo che qualche new entry viene per fare il disturbatore del nostro amministratore delegato, Marco Patuano, vedrà in noi i più grandi oppositori. Noi ti lasceremo lavorare sereno e tranquillo, e ti giudicheremo sui risultati già a partire dalla semestrale 2014”.