Vivendi punta a salire in Telecom Italia. Secondo Milano Finanza Vincent Bolloré è intenzionato a non fermarsi all’8,5% del gruppo italiano che Vivendi deterrà a seguito dell‘accordo con Telefonica.
L’ipotesi è che Vivendi, a partire dal prossimo febbraio, possa salire fino al 15-20% comprando azioni Telecom sul mercato. “L’attuale frammentazione della struttura dell’azionariato di Telecom consente speculazioni sulla sua evoluzione”, commenta Banca Imi.
Secondo MF il manager francese sarebbe pronto a replicare la stessa modalità di investimento fatto in Mediobanca, della quale detiene il 7,5% potendo salire fino all’8%. Il tutto avverrà a partire da febbraio 2015, quando i tasselli in Brasile collegati alla vendita di Gvt a Telefonica saranno moltodefinitivamente andati al loro posto e di conseguenza Bolloré avrà mani più libere in Italia.
L’obiettivo è costruire l’asse tra reti e contenuti, unendo le specificità di Telecom a quelle di Vivendi. E, secondo MF, non è da escludere che Vivendi sondi l’interesse di altri investitori tra cui Naguib Sawiris, da sempre interessato a Telecom Italia.
Intanto l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, esclude che ci siano stati contatti tra la merchant bank milanese e vecchi o nuovi soci di Telecom Italia finalizzati alla costituzione di un nuovo mini patto di sindacato dopo l’annuncio dello scioglimento di Telco. “Lo escludo”, ha infatti affermato il top manager, a margine di un evento in Mediobanca per la presentazione della nuova biblioteca e della commemorazione della figura di Ariberto Mignoli. Il banchiere ha inoltre confermato che “siamo venditori” della quota dell’1,6% che Mediobanca detiene ancora oggi nel capitale di Telecom Italia.