La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Telecom Italia (per la legge 231 sulla responsabilità degli enti) e per l’ex amministratore delegato, Riccardo Ruggiero, l’ex direttore operativo Massimo Castelli e l’ex responsabile Marketing Luca Luciani (anche ex ad di Tim Brasil).
L’inchiesta, chiusa per il 20 aprile scorso, contesta i reati di truffa aggravata, ostacolo all’autorità di vigilanza e false comunicazioni sociali. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, i tre in concorso tra loro avrebbero tenuto in vita con mezzi illeciti circa sei milioni di schede sim in realtà scadute per gonfiare cosi’ le quote di mercato e il numero di clienti di Telecom. L’obiettivo dei tre indagati, stando alla procura, era “incrementare fittiziamente il volume della clientela tramite una procedura consistita nel mantenere attive schede sim di immediata o prossima scadenza”. Per farlo, i tre mantenevano in vita le schede sim “a mezzo di un accreditamento fittizio su ciascuna sim della somma di un centesimo”. Ora dovra’ essere un gup del tribunale di Milano a decidere se rinviare a giudizio o meno i tre manager e la società di tlc.
L'INCHIESTA SULLE SIM FALSE
Telecom Italia, chiesto rinvio a giudizio per Ruggiero, Luciani e Castelli
Inchiesta sulle sim false: nel mirino della procura di Milano l’ex Ad, l’ex direttore operativo e l’ex responsabile marketing poi finito a capo di Tim Brasil. Gli inquirenti contestano il reato di truffa aggravata, ostacolo alla vigilanza e false comunicazioni sociali
Pubblicato il 11 Giu 2012
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