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Telecom Italia, debito in salita senza vendita La7

Secondo alcuni analisti l’azienda chiuderà il 2012 con un debito “non inferiore a 28 miliardi”, 500 milioni in più rispetto al target prefissato. Pesa la mancata cessione di TiMedia

Pubblicato il 18 Dic 2012

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Telecom Italia, senza la vendita di TiMedia, che controlla La7, chiuderà il 2012 con un debito netto “non inferiore a 28 miliardi di euro”, vale a dire almeno mezzo miliardo in più rispetto al target fissato dalla società a 27,5 miliardi. E’ questa l’opinione degli analisti finanziari di Piazza Affari, interpellati da Radiocor. A novembre, in occasione della presentazione dei conti dei nove mesi, la società tlc ha confermato l’obiettivo di scendere dai 30,141 miliardi di indebitamento di fine 2011 a 27,5 miliardi nel 2012, cifra che include però anche la cessione di Telecom Italia Media, valutata dagli analisti intorno a 400-450 milioni di euro. Le offerte arrivate sul tavolo di Telecom Italia da parte di Clessidra e Cairo Communication, però, sono inferiori al target che si è prefissata ala società.

Il presidente esecutivo Franco Bernabè da tempo si è espresso contro la svendita di TiMedia.

Per questo, TiMedia sarà difficilmente ceduta nel breve periodo: il cda del 6 dicembre ha esaminato le due offerte ricevute, quelle di Clessidra e del gruppo Cairo e ha dato mandato al management di negoziare le condizioni migliorative da presentare al cda. Il prossimo appuntamento già fissato per i consiglieri di Telecom è in calendario il 7 febbraio (preconsuntivo di bilancio), quando vi saranno i dovuti aggiornamenti su tutti i dossier caldi, in particolare lo stato delle trattative con Cassa depositi e prestiti per lo scorporo della rete e la cessione di TiMedia. Nell’occasione, Bernabè dovrebbe presentare il nuovo piano industriale, nel suo ultimo esercizio prima della scadenza del mandato ad aprile 2014, in concomitanza con l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2013.

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