L’agenzia di rating Fitch ha confermato Long-term Issuer Default Rating (Idr) a BBB con outlook negativo per Telecom Italia. La decisione conferma il fatto che il recente taglio di rating sul debito sovrano dell’Italia a BBB+/Negative non ha impatto immediato sui rating di Telecom Italia. L’outlook negativo fa riferimento alla dipendenza di Telecom dal debole contesto economico italiano e, dopo il recente annuncio di riduzione del dividendo, alla limitata possibilita’ di riduzione del debito.
Intanto Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria subordinata (titolo “ibrido”) per 750 milioni di euro, destinata ad investitori istituzionali. Il titolo, che ha durata di 60 anni e scadenza finale nel 2073, prevede una prima opzione di riacquisto per l’emittente nel 2018. L’emissione ha raccolto ordini per 3,5 miliardi, quasi cinque volte l’offerta. La qualità del book di ordini ha permesso di prezzare l’operazione al di sotto della guidance iniziale.
“Telecom Italia si aspetta che le agenzie di rating assegnino all’emissione ibrida odierna un contenuto di equity pari al 50% del nominale emesso – spiega una nota – l rendimento effettivo alla prima data di rimborso anticipato è pari al 7,875%”. I titoli saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo.
“Con il bond ibrido di oggi Telecom Italia ha voluto dare un segnale al mercato sulla propria capacità di finanziamento, anche se prevede di ottenere condizioni migliori nelle prossime emissioni – ha detto l’ad Marco Patuano – Volevamo dare un segnale al mercato ha continuato Patuano, ma in questo momento di alta volatilità è lecito attendersi per il futuro condizioni migliorative rispetto a quelle attuali”.
Telecom Italia aveva annunciato ad inizio febbraio un piano per l’emissione di 3 miliardi di euro di bond ibridi nei successivi 18-24 mesi con una componente equità del 50%. E’ stato tenuto il roadshow a fine febbraio ma poi il gruppo ha deciso di rinviare l’emissione.
La forte domanda si è canalizzata in 325 ordini per questa prima tranche sottoscritta per il 38% da investitori britannici, 15% francesi, 15% tedeschi, 12% italiani, 10% svizzeri. Tra le tipologie di investitori, il 56% sono fund manager, 16% banche, 10% assicurazioni, 10% hedge fund. Quella emessa ieri è la prima tranche del programma da 3 miliardi di emissioni previste tra 18 e 24 mesi.
Anche Telefonica ha collocato oggi sul mercato bond a 8 anni per 1 miliardo di euro registrando una domanda quattro volte superiore. Lo spread è stato fissato alla chiusura dell’asta a 250 punti base sopra il midswap, 10 punti base in meno della guidance iniziale. La società è valutata Baa2 da Moody’s, BBB da S&P e BBB+ da Fitch. L’asta è stata gestita in qualità di joint bookrunner da Banca Imi, Bbva, Barclays, Citigroup e Lloyds.