L’Antitrust accetta gli impegni di Telecom Italia nell’ambito dell’istruttoria avviata per verificare un possibile abuso di posizione dominante, teso a ostacolare la partecipazione dei concorrenti alle gare per l’affidamento dei servizi di telefonia. Lo annuncia la stessa Autorità che ha così chiuso la procedura senza accertamento dell’infrazione, giudicando “le misure presentate dalla società idonee a superare le criticità concorrenziali contestate inizialmente”.
Gli impegni, resi vincolanti dall’Autorità fino a quando Telecom manterrà la posizione dominante sui mercati dell’accesso all’ingrosso, arricchiscono infatti il set di informazioni e servizi di cui i concorrenti di Telecom potranno disporre per poter formulare le proprie offerte nell’ambito di gare bandite da grandi clienti pubblici e privati, e forniscono alcune nuove garanzie in materia di parità di trattamento interno-esterno.
Secondo l’Antitrust “gli impegni proposti da Telecom integrano l’insieme delle informazioni a disposizione degli Olo e forniscono nuovi strumenti per la predisposizione delle offerte di gara”.
Lo scorso marzo l’Antitrust aveva reputato “inidonea a rimuovere i profili anticoncorrenziali” gli impegni allora presentati dall’operatore.
L’istruttoria, aperta il 23 giugno 2010 su denuncia di Fastweb e Wind, riguarda i presunti rifiuti (cosiddetti KO) di attivazioni di servizi all’ingrosso richiesti dai concorrenti per la fornitura di servizi ai clienti finali e, dall’altro, l’applicazione di sconti alla clientela business nelle aree aperte all’Unbundling local loop (l’accesso all’ultimo miglio), tali da non consentire agli operatori alternativi di competere.