STRATEGIE

Telecom Italia-Vivendi, un accordo “eccezionale”

Il presidente Recchi evidenzia il valore dell’ingresso dei francesi nel capitale. E sottolinea: “Vogliamo essere la migliore società per contenuti e diffusione del servizio”. Il ceo della media company transalpina de Puyfontaine: “Condividiamo la visione di TI”

Pubblicato il 07 Set 2015

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“La strategia di Telecom Italia è quella di essere la società che ha i migliori contenuti, il miglior servizio diffuso nel migliore dei modi alla propria base clienti”. Così il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ha commentato la direzione imboccata dal gruppo di tlc dopo gli accordi siglati con società media come Netflix, Mediaset e Sky. “Gli accordi che possiamo fare con Vivendi per la distribuzione di contenuti di qualità, stante la loro competenza e capacità nel mondo dei media e dei contenuti, è eccezionale. Ad oggi sono tutte idee che dovremo sviluppare man mano che ci conosceremo strada facendo”.

A fare eco a Recchi il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine. “Siamo – ha detto il manager francese – un investitore di lungo termine” per Telecom Italia e in linea con la strategia che la compagnia sta sviluppando”. A Cernobbio, in occasione del Forum Ambrosetti, de Puyfontaine e Recchi hanno incontrato i giornalisti per fare un punto sulle prime strategie dell’alleanza.

“Sappiamo che Telecom è una grande società, ne condividiamo assolutamente la visione e abbiamo avuto in più occasioni – ha detto ancora- l’opportunità di spiegare che questa alleanza tra una Telco e una società di contenuti come Vivendi può creare una storia fantastica assieme”.

“Siamo molto impegnati – ha detto l’Ad di Vivendi- sull’Italia e adesso non resta che scrivere questa storia: il prossimo capitolo è iniziare a capire quali sono le opportunità in Italia e iniziare a discutere su come lavorare insieme supportando la strategia. Il nostro obiettivo è scrivere una storia di successo”.

Per quanto riguarda l’assetto aziona Vivendi non vuole aumentare la sua quota del 14,9% in Telecom Italia ma ribadisce il suo impegno di lungo termine nel gruppo di telecomunicazioni italiano. Non c’è niente sul tavolo, invece, su Mediaset, nonostante le frequenti indiscrezioni stampa. “Abbiamo questa quota di cui siamo contenti, su un aumento non c’è niente da dire”, ha spiegato il ceo di Vivendi.

“Siamo molto impegnati sull’Italia, Bolloré ed io”, ha detto de Puyfontaine, citando l’opportunità strategica di creare un gruppo media sud europeo. “Molte altre cose arriveranno”, ha aggiunto.

In risposta a una domanda sul tema governance, Recchi ha invece commentato che è un tema ad oggi prematuro. “Non è sull’agenda di nessuno, non ne stiamo parlando”. Su Mediaset “leggo tante storie, (un interesse) non è in agenda, ma abbiamo buoni rapporti”, ha sottolineato il Ceo Vivendi in risposta a una domanda su una indiscrezione del quotidiano francese Le Figaro.

Sul tema caldo del Brasile, de Puyfontaine ha osservato che si tratta di un paese molto importante per Telecom Italia ma che non intende esprimere un parere formale in materia. Su Telefonica, Vivendi non intende aumentare la quota di 0,95%, derivante dalla vendita degli asset brasiliani del gruppo francese, ma “mai dire mai”.

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