“La riforma dell’Opa viene per l’ennesima volta sospesa, ma non cancellata”. Lo afferma in un’intervista al Fatto Quotidiano Massimo Mucchetti, senatore Pd, presidente della commissione Industria a Palazzo Madama, che dalla riforme delle regole sull’Opa è il primo firmatario, nel fronte bipartisan che lo vede affiancato ad Altero Matteoli.
Ripercorrendo la storia dell’emendamento sull’Opa, Mucchetti sottolinea che “sono passati quasi tre mesi e la riforma resta al palo senza che il Governo accetti un confronto pubblico. Non demorderemo, ma temo ormai che arriveremo tardi”.
“Il Governo – afferma Mucchetti – avrebbe preferito che, alla soglia fissa del 30% oltre la quale scatta l’obbligo dell’Opa e che si è dimostrata inefficace, si aggiungesse una seconda soglia anch’essa fissa e non legata al controllo di fatto, quando questo derivi da una partecipazione inferiore al 30% ma superiore al 15%. Sul piano politico, il Governo avrebbe voluto un provvedimento che entrasse in vigore non prima del maggio 2014 così da non avere influenza sull’affare Telefonica. In ogni caso, la convinzione del Governo è così blanda che non è mai stata oggetto di una sua iniziativa. Era già pronto un testo B con la seconda soglia fissa al 15%. Ma Letta non vuole un provvedimento immediatamente esecutivo. Sarebbe, a sua avviso, un intervento su una partita in corso che scoraggerebbe gli investimenti esteri”.
“Ma non c’è passaggio del controllo fino a quando Telefonica non si attribuirà i diritti di voto sulle nuove azioni Telco acquistate il 24 settembre. E sugli investimenti Esteri, Telefonica, in Telecom dal 2007, si è sempre opposta a un aumento di capitale che abbattesse il debito, frutto delle speculazioni degli azionisti maggiori. Senza risorse, di quali investimenti parliamo? La commissione Caio scoprirà che la rete fa acqua – conclude Mucchetti – Sarà una conferma autorevole. E poi? Telefonica non mette un euro in Telecom ma dà una mancia a Intesa, Mediobanca e Generali. Starei attento a non fare regali, quando si trovasse uil modo di estrarre la rete da Telecom per farvi investire lo Stato”.
Sul tema Opa è intervenuto anche il ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato. A margine di un convegno sull’Expo, alla domanda se si possa fare una riforma dell’Opa per abbassare la soglia al 15%, il ministro ha risposto: “Magari, sono favorevolissimo”. “Abbiamo un rapporto costante con Telecom – ha poi detto Zanonato – Mi risulta che sulla banda larga e sulla banda ultra larga stanno facendo investimenti importanti”.