Si riunirà il prossimo 28 settembre il Comitato di conciliazione
chiamato a decidere sulle sorti del Telecom Package. Tra le
questioni più spinose sul tavolo c’è l’emendamento 138 lo
stesso che ha bloccato l'approvazione del pacchetto di riforma
a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento
Ue. Lo scorso 6 maggio, infatti, l’Assemblea plenaria votando
l'emendamento ha bocciato la proposta francese che affidava ai
provider il compito di attuare la disconnessione e con essa
respinto tutta la normativa.
Altro punto all'ordine del giorno la questione della neutrality
normata sia dall’articolo 166 del Package sia dalla Carta europea
dei diritti del cittadino: entrambi stabiliscono che il Web è
un’infrastruttura aperta dove gli Internet provider non hanno
diritto di disabilitare o impedire l’accesso oppure impedire
l’uso di servizi Voip per costringere gli utenti ad utilizzare i
tradizionali servizi di telefonia.
Il Comitato di conciliazione avrà otto mesi di tempo per
sciogliere i nodi: se non si riuscisse a trovare un accordo su
tutti i punti l'intero pacchetto di riforma del settore delle
Tlc dovrebbe essere ridiscusso nella sua interezza.