PIANO 2014-2016

Telecom, Patuano: “Così raggiungeremo i risultati dell’Agenda digitale”

Il piano industriale illustrato ai sindacati: investimenti per 9 miliardi in Italia, di cui 3,4 per l’ultrabroadband fisso e mobile e i nuovi data center per il cloud. In tre anni l’Ngn coprirà il 50% della popolazione e l’Lte l’80%. L’Ad: “Tim Brasil è mercato ‘core’ dove aumentare gli investimenti”

Pubblicato il 20 Nov 2013

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Accelerazione e riqualificazione degli investimenti per le reti di nuova generazione fisse e mobili, sviluppo di servizi innovativi convergenti e rafforzamento della situazione patrimoniale. Questi i punti principali dell’esposizione di Marco Patuano, Ad di Telecom Italia, nell’incontro con i sindacati per l’illustrazione del piano industriale 2014-2016.

Nel nuovo piano industriale sono previsti investimenti che nel triennio 2014- 2016 saranno pari a circa 9 miliardi di euro in Italia, di cui 3,4 miliardi destinati alle tecnologie di ultima generazione per lo sviluppo dell’ultrabroadband fisso e mobile, e alla realizzazione di nuovi data center per il cloud computing.

“Grazie a questo incremento significativo rispetto al precedente piano 2013-2015 degli investimenti innovativi – ha detto Patuano – al 2016 l’Ngn raggiungerà oltre il 50% della popolazione; Lte mobile coprirà l’80% della popolazione, dando un notevole contributo al conseguimento degli obiettivi previsti dall’Agenda Digitale europea”.

Il piano, ha fatto presente l’Ad, è integrato con misure di supporto per il rafforzamento patrimoniale del Gruppo che contribuiranno per circa 4 miliardi di euro complessivi: emissione di bond a conversione obbligatoria in azioni Telecom Italia per un massimale di 1,3 miliardi di euro; cessione della partecipazione in Telecom Argentina; valorizzazione delle torri in Italia, delle torri in Brasile e dei multiplex di Ti Media.

Per la rete di accesso la ricetta scelta è quella della separazione funzionale dell’infrastruttura, con la realizzazione del modello di “Equivalence of Input” (EoI), che, ha spiegato Patuano, “è coerente con le raccomandazioni della Comunità europea e rappresenterà un’eccellenza in materia di parità di trattamento nella fornitura di servizi”.

Confermata nella riunione la strategicità del Brasile, che per Telecom rimane un mercato “core” “Tim Brasil è un attivo strategico del Gruppo – ha detto Patuano – dove vogliamo continuare a crescere e aumentare i nostri investimenti. In Brasile, si continuerà a valorizzare la componente tradizionale basata sulla Voce, accelerando al contempo sul segmento Dati attraverso lo sviluppo delle infrastrutture 3G e 4G. I Capex sull’arco di Piano saranno superiori a 11 miliardi di reais”.

“Particolare attenzione è stata poi rivolta ai temi legati all’occupazione, allo sviluppo industriale dell’azienda e alle riqualificazioni professionali derivanti dalla crescente spinta all’innovazione tecnologica – si legge in una nota Telecom – Questo avverrà anche grazie a un percorso di arricchimento del mix professionale e generazionale, a una più incisiva politica di miglioramento della produttività aziendale e alla semplificazione dei processi anche al fine di tutelare i livelli occupazionali. Tale programma, che tiene fede all’accordo siglato lo scorso 27 marzo, sarà attuato attraverso un continuo confronto con le organizzazioni sindacali”.

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