Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia “è unito e compatto”, un board “che valuta accuratamente ogni tema attraverso una dialettica aperta e profonda, che è l’elemento fondamentale per decisioni efficaci”. Così il presidente Giuseppe Recchi, in apertura di assemblea, chiamata a votare la conversione delle azioni risparmio e l’allargamento del cda con l’ingresso di quattro rappresentanti di Vivendi.
“Per quanto riguarda l’efficacia e la qualità dell’operato di questo cda – ha concluso Recchi – vorrei soltanto sottolineare come dalla data del suo insediamento ad oggi, il titolo della società si sia rivalutato di oltre il 40%”.
“Dall’esperienza di questi 18 mesi io vi posso assicurare una cosa: che l’attuale cda di Telecom in termini di esperienze, competenze, disciplina e indipendenza dei suoi membri, è uno dei migliori di quelli che ho conosciuto”, ha sottolineato il manager.
Il rinnovo del cda di Telecom Italia, secondo Recchi, potrebbe avvenire prima della naturale scadenza, prevista con l’assemblea della primavera 2017 che approvera’ il bilancio dell’esercizio precedente.
“E’ una valutazione che il consiglio d’amministrazione potrà fare”, ha dichiarato rispondendo a un piccolo socio che chiedeva se fosse auspicabile anticipare la scadenza naturale del board, in considerazione del fatto che l’azionariato del gruppo e’ profondamente mutato rispetto a quello che nominò l’attuale consiglio. Difendendo l’operato dell’attuale consiglio, Recchi ha inoltre ricordato che “un consigliere dipendente o indipendente, una volta eletto, è comunque tenuto a fare l’interesse dell’azienda e non di chi gli ha dato il mandato”.
L’assemblea ha bocciato la conversione delle azioni di risparmio e dato l’ok all’ingresso di Vivendi nel cda.