E’ polemica sull’affidamento delle deleghe al presidente di Telecom, Giuseppe Recchi. Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni,ci sarebbero malumori fra alcuni dei fondi che hanno votato Recchi in qualità di presidente, purché però non avesse deleghe di operative. A puntare il dito contro la scelta anche Asati, secondo la quale il cda ha sbagliato ad affidare le deleghe di indirizzo di piani stategici, industriali e finanziari al presidente.
La scelta, a detta dei piccoli azionisti, mette a rischio le “potenzialità dell’unicità dell’operatività dell’azienda”. Secondo Asati, questo cda – ad eccezione dei tre consiglieri di Assogestioni – “rappresenta solo interessi marginali dell’azionariato complessivo. Ricordiamo già nell’assemblea di aprile 2011 come la ripartizione delle deleghe tra presidente e Ad fu un fatto di compromesso che creò molti problemi superati solo da compromessi”.
Per riequilibrare questo “disastro”, oltre che ad una revisione delle deleghe, Asati chiede che si nomini Lucia Calvosa alla vicepresidenza e invita a Assogestioni “ad appoggiare questa nostra proposta e non osteggiarla dal momento che il rispetto del suo ruolo oggi è diverso da quello del passato, i fondi esteri che ormai sono diventati attivisti e sono in maggioranza lo dimostrano”.
Al presidente recchi risultano attribuiti un ruolo d’indirizzo e supervisione rispetto all’elaborazione e all’implementazione dei piani strategici, industriali e finanziari della società e del Gruppo e delle linee guida dello sviluppo, oltre che la supervisione della definizione degli assetti organizzativi e dell’andamento economico e finanziario; la rappresentanza della società e del Gruppo nei rapporti esterni con le Autorità, le Istituzioni e gli Investitori; la responsabilità organizzativa delle funzioni Legal Affairs, Press Office & Opinion Makers Relations, Public & Regulatory Affairs, Corporate Social Responsibility e la supervisione dell’Audit.