E' stato raggiunto nella notte l'accordo fra i
rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo sulla
questione del download illegale dei file. Accordo determinante per
l'approvazione del Telecoms Package, il pacchetto di riforma
delle Tlc europee.
Dopo il forte scontro iniziale i rappresentanti delle due
istituzioni hanno trovato un compromesso che prevede il distacco
forzato della connessione Internet da parte dei provider solo a
seguito di una denuncia della parte lesa (il detentore del diritto)
e di un accurato esame del caso da parte di un’autorità preposta
(la decisione sul soggetto abilitato, che potrà anche essere un
tribunale, spetterà ai singoli Paesi).
“Ora siamo davvero in dirittura finale – commenta al Corriere
delle Comunicazioni Innocenzo Genna, presidente dell’Ecta,
l’Associazione che rappresenta gli operatori alternativi -. Manca
ora il passaggio formale del testo al Consiglio e il via libera del
Parlamento in seduta plenaria (la prossima riunione dovrebbe
tenersi a dicembre, ndr”.
Una volta licenziato il testo si potrà procedere con
l’attuazione della riforma vera e propria nell’arco massimo di
18 mesi.
Un ultimo “ostacolo” resta sulla strada del Pacchetto. “La
Commissione europea, attraverso il commissario Viviane Reding –
continua Genna – sta lavorando alla questione della
regolamentazione delle reti di nuova generazione Nga. Sebbene la
raccomandazione non faccia capo al Pacchetto in realtà è
strettamente in relazione con lo stesso. Il Commissario Reding
vorrebbe attendere la sentenza sul caso tedesco per definire al
meglio il cammino Nga e poi licenziare le regole insieme con il
Pacchetto Telecoms. Forse non ci saranno i tempi tecnici per farlo
ma l’ambizione è questa”.