LA PARTITA PAY TV

Telefonica: 725 mln per Digital+, svolta nella partita pay tv

Il gruppo telefonico punta al controllo della pay tv: inviata alla Cnmv spagnola l’offerta vincolante di 725 milioni

Pubblicato il 07 Mag 2014

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Telefonica scommette sulla pay-tv per cercare di tenere botta in Spagna, dove il suo business telefonico è in difficoltà. La compagnia ha lanciato un’offerta vincolante di 725 milioni di euro per l’acquisizione del 56% della tv a pagamento Digital + dall’attuale azionista di maggioranza, Prisa. E’ quanto emerge da una nota inviata dal gruppo telefonico alla Consob spagnola, la Comisiòn Nacional del Mercado de Valores (Cnmv).

Telefonica è attualmente azionista della pay tv iberica con una quota del 22%, la stessa quota che fa capo a Mediaset Espana. Entrambi i gruppi (quello spagnolo e la controllata iberica del Biscione) avevano una prelazione sul 56% del canale Digital Plus. Recentemente, l’editore spagnolo Prisa aveva ceduto sul mercato un pacchetto di Mediaset Espana, della quale deteneva oltre il 17%, segnalando l’avvio delle danze nella pay tv. La stessa Mediaset è in trattative per valorizzare la sua parte “pay” e operatori quali i tedeschi di Rtl, i francesi di Canal+ e l’araba Al Jazeera potrebbero essere interessati a Premium.

Il ceo José Maria Alvarez-Pallete, nei mesi scorsi, aveva spiegato di voler estendere i servizi televisivi. In questo quadro controllare Digital Plus permetterebbe a Telefonica di preparare offerte ritagliate ad hoc sui clienti, come accade con Movistar Fusion TV, il nuovo abbonamento tv con rete fissa, servizi di telefonia mobile e internet a partire da 75 euro al mese.

La strategia di Telefonica mira a contrastare una concorrenza che, sul mercato domestico è sempre più agguerrita. Jazztel sta guadagnando quote di mercato crescenti e Vodafone ha intensificato la battaglia per strappare i clienti di rete fissa, acquisendo a marzo il provider via cavo Grupo Corporativo Ono. Telefonica era sul dossier di Digital Plus da tempo, e al vaglio c’erano varie opzioni, tra le quali una collaborazione con Mediaset Espana o con Al Jazeera per acquistare il controllo dell’asset.

Prisa predisporrà “il più presto possibile” la convocazione di un consiglio di amministrazione per valutare l’offerta vincolante presentata da Telefonica per il controllo della pay-tv spagnola Digital+. E’ quanto comunica un portavoce del gruppo editoriale spagnolo precisando comunque che la proposta di Telefonica “non è l’unica opzione” sul tavolo.

Il cda potrebbe già riunirsi tra oggi e domani per prendere una decisione circa il pacchetto del 56% della pay-tv. Intanto le azioni del gruppo spagnolo Prisa sono balzate del 14%.

Da tempo, l’editore che pubblica El Pais ha deciso di abbandonare il business della pay-tv allo scopo di ridurre il forte indebitamento (oltre 3 mld) recentemente ristrutturato attraverso un accordo con il ceto bancario. Prisa si è attivata da mesi per raccogliere manifestazioni di interesse, anche se l’ultima parola sulla vendita del pacchetto spetta ai suoi partner, Telefonica e Mediaset Espana: entrambe infatti conservano un diritto di prelazione sulla quota e un diritto di veto nel caso in cui Prisa decidesse di cederla a terzi.

La mossa ufficiale di Telefonica rappresenta una svolta sul riassetto di Digital+ con conseguenze a cascata sul progetto di integrazione delle pay-tv a cui Mediaset lavora da tempo.

Il gruppo di Cologno Monzese progetta, infatti, di unire in un unico veicolo la tv a pagamento italiana Premium e la sua quota in Digital+. Se Telefonica riuscisse ad avere il controllo assoluto di D+, Mediaset sarebbe obbligata a venire allo scoperto circa la sua presenza nella pay spagnola: un’opzione sarebbe quella di ricontrattare la partnership con lo stesso gruppo tlc (magari rivedendo i pesi delle partecipazioni), un’altra sarebbe l’uscita da D+.

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