Telefonica, affondo in Brasile: offerta a Pt per Vivo

Sul piatto 5,7 miliardi di euro. Ma per ora Portugal Telecom dice no: “E’ un asset strategico”

Pubblicato il 12 Mag 2010

Telefonica ci prova ancora e per la seconda volta in un anno cerca
di espandere la sua presenza sul mercato brasiliano. Il colosso
spagnolo ha offerto 5,7 miliardi di euro a Portugal telecom per
acquisire il controllo della loro joint-venture brasiliana
Brasilcel tramite la quale possiedono il 60% dell'operatore
Vivo. Il management di Pt ha tuttavia al momento respinto
all’unanimità l’offerta affermando che il carrier mobile fa
parte del suo core business e che lasciare il Brasile sarebbe una
minaccia alle prospettive di crescita su lungo periodo di Portugal
telecom.

Il Brasile è un mercato giovane e in forte espansione e i big
mondiali delle telecomunicazioni cercano di conquistarne fette
sempre più sostanziose. Le aziende europee del settore, come
Portugal Telecom e Telefonica, vedono stagnare le proprie revenue
nei Paesi maturi e cercano nuove fonti di guadagno in quelli
emergenti. Il Brasile ha un totale di 179 milioni abbonati mobili
(dato di marzo), pari al 93% della popolazione, in crescita del 17%
rispetto a un anno fa. L’economia, in stallo in Europa, avanza
nel Paese sud-americano a un ritmo del 6,2%.

L’offerta di Telefonica è, a detta degli analisti, generosa. Il
colosso spagnolo ha messo sul piatto 5,7 miliardi in contanti per
la quota del 50% che Pt detiene in Brasilcel, che è di proprietà
alla pari tra i due carrier e che possiede il 60% di Vivo. Se Pt
dovesse cambiare idea e accettare l’offerta, Telefonica
aggiungerà altri 600 milioni di euro per le azioni ordinarie di
Vivo che rappresentano l’11% dell’azienda, portando l’offerta
totale a 6,3 miliardi di euro e arrivando così a controllare il
70% del carrier brasiliano. Questo verrebbe integrato, nei piani di
Telefonica, all’operatore fisso che già possiede in Brasile,
Telesp, consolidando il suo market share (attualmente al 35%, con
oltre 66 milioni di clienti).

Alla fine dell’anno scorso la spagnola aveva cercato
un’operazione simile candidandosi a comprare la telecom
brasiliana Gvt, alla fine acquisita invece dalla francese Vivendi
per 2,8 miliardi di dollari. Indipendentemente dall'esito di
questi tentativi, è chiaro che Telefonica possiede i mezzi
finanziari per andare sul mercato. E, secondo alcuni osservatori,
Portugal telecom potrebbe finire col cedere, soprattutto se la
spagnola alza la posta: anche gli investitori sembrano credere in
questa possibilità, tanto che il titolo della telecom portoghese
è già salito del 20% a Lisbona.

"La nostra offerta permette agli azionisti di Portugal telecom
di ottenere un valore che non potrà essere mai realizzato da
Portugal telecom da sola”, afferma Telefonica nella lettera alla
portoghese. Ma anche per Telefonica ci sono grandi vantaggi, non da
ultimo, sottolineano gli analisti, la possibilità di risparmiare
fino a 4,3 miliardi di euro integrando Vivo e Telesp.

"Assumere il controllo di Vivo è una mossa logica da parte di
Telefonica”, commenta Barclays Capital, secondo cui Pt potrebbe
accettare e usare i proventi della vendita di Vivo per
un’operazione di buyback. L’offerta di Telefonica scade il 6
giugno, ma il colosso spagnolo si è detto pronto a dare più tempo
a Pt per decidere, se il cda della portoghese vorrà sottomettere
l’offerta ai suoi investitori.

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