Telefonica in campo per ridurre il debito e procedere con il piano di rientro. La compagnia iberica ha collocato oggi 90 milioni di azioni proprie, pari all’1,979% del capitale, per un controvalore di 975 milioni di euro. L’operazione decisa sulle ali del rally del titolo, che ha guadagnato il 18% nell’ultimo mese.
L’operazione, curata da Goldman Sachs, è sta realizzata tramite un accelerated bookbuild di tutte le 90,1 milioni di azioni proprie detenute da Telefonica, pari a poco meno del 2% del capitale. La cessione è avvenuta al prezzo di 10,8 euro per azione. Il controvalore complessivo dell’operazione è di 975 milioni di euro.
A fine mattinata Telefonica viaggiava in forte ribasso alla borsa di Madrid, dove è arrivava a perdere fino al 3,5%. Il titolo ha aperto più tardi questa mattina, su disposizione della Borsa spagnola, dopo aver annunciato la vendita accelerata di azioni proprie.
La compagnia iberica, che a fine 2012 ha registrato un debito di 51,3 miliardi di euro, il più alto tra le compagnie telefoniche europee, ha l’obiettivo di ridurre il debito a 47 miliardi di euro entro il 2013.
Telefonica ha chiuso il 2012 con un utile netto di 3,93 miliardi di euro, in calo del 27,3% rispetto al 2011. Un risultato che è arrivato dopo ammortamenti per 2,54 miliardi legati alla svalutazione delle partecipazioni che il gruppo spagnolo detiene in Telecom Italia tramite Telco (per 949 milioni) e in Telefonica Ireland (per 513 milioni), così come alla svalutazione del moneta venezuelana (il bolivar, per 417 milioni). Valori decisamente superiori alle attese, considerato che gli esperti avevano stimato l’incidenza sui profitti netti del gruppo delle svalutazioni di Telecom Italia e delle attività detenute in Venezuela in 800 milioni.