Deludono le attese i risultati trimestrali di Telefonica: la
seconda maggior compagnia telefonica europea vede restringersi i
profitti a causa della debolezza sul mercato spagnolo. L’utile
netto del primo trimestre 2011 risulta infatti in flessione
dell’1,9% a 1,62 miliardi di euro, contro la media di 1,74
miliardi di euro stimata dagli analisti sentiti da Bloomberg.
L’utile operativo prima di alcune voci straordinarie della unit
spagnola è sceso addirittura dell’11% a 1,93 miliardi di
euro.
Il Chief executive officer Cesar Alierta ha già in mente come
rilanciare il business: puntando sull’America Latina. Alierta ha
fatto sapere che ridurrà di circa il 20% il personale spagnolo di
Telefonica nei prossimi tre anni, mentre il gruppo si concentrerà
sulla crescita economica dei Paesi oltreoceano. E’ un modo per
risollevare gli utili e ridare fiducia agli investitori,
scoraggiati dall’alto tasso di disoccupazione spagnolo, il più
elevato nei Paesi della zona euro. Per ora, nonostante il fatturato
generato in America Latina registri una crescita a due cifre, il
margine di profitto è sceso dello 0,5% al 36,2% nel primo
trimestre.
“Il trend anno-su-anno sul mercato nazionale è debole”,
commenta Steve Malcolm, analista di Evolution Securities. “Anche
i margini in America Latina sono stati deludenti”.
Le revenues del primo trimestre 2011 di Telefonica sono cresciute
dell’11% a 15,4 miliardi di euro, grazie anche all’acquisizione
l’anno scorso di Vivo Participacoes, il maggiore operatore mobile
brasiliano. Gli analisti tuttavia avevano previsto vendite per 15,5
miliardi.
Le vendite generate in Spagna sono in flessione del 5,6% a 4,37
miliardi. La crisi economica che ancora morde in Spagna spinge i
consumatori a cercare le tariffe telefoniche meno costose e a
passare ad operatori alternativi, come Yoigo, divisione di
TeliaSonera, Orange, divisione di France Telecom, o Jazztel. Le
revenues dell’America Latina, invece, sono cresciute del 26%
superando un valore di 7 miliardi di euro, mentre l’Oibda ha
avuto un incremento del 24% a 2,54 miliardi. I costi operativi di
gruppo sono saliti del 13% e ammontano a 10,18 miliardi di
euro.
Nonostante i risultati al di sotto delle aspettative, Telefonica ha
confermato le previsioni per l’anno intero e ha ribadito
l’intenzione di vendere le azioni della sua unit dei call center,
Atento, con un’offerta pubblica iniziale.
Ma alcuni analisti rimangono scettici. “Il principale problema
per Telefonica è il mercato domestico, dove le difficoltà sono
create dall’aumento della concorrenza, dalle misure di austerity
e da uno scenario macroeconomico poco incoraggiante”, commenta
Morten Singleton di Investec Securities a Londra. “Noi segnali di
ripresa non ne vediamo”.