Un dividendo di azioni straordinario da pagare da parte di Portugal
Telecom nel caso in cui venisse accettata l'offerta di acquisto
per Vivo. E' ultimo "escamotage" con cui Telefonica
prova a lusingare i soci del gruppo di Lisbona e sbloccare la
trattativa sull'operatore brasiliano.
Telefonica – spiega una nota dell'operatore indirizzata alla
Cnmv, la Consob spagnola – in qualità di azionista con una quota
dell'8,5% di Portugal Telecom "ha sollecitato
l'inclusione di un nuovo punto all'ordine del giorno"
dell'assemblea della società portoghese chiamata a decidere,
il prossimo 30 giugno, se accettare l'offerta degli spagnoli
per il 50% di Brasilcel, la holding che controlla Vivo, detenuta da
PT.
L' obiettivo della proposta – spiega Telefonica – è sottoporre
"al voto dell'assemblea di PT" nel caso in cui
venisse accettata l'offerta di Telefonica per Vivo,
''il rafforzamento dell'attuale remunerazione
dell'azionista, mediante la distribuzione di un dividendo
complementare e straordinario, di un euro per azione, o di importo
superiore''.
Telefonica ha messo sul piatto 6,5 miliardi di euro per il 50% di
Brasilcel nel tentativo di assicurarsi il controllo di Vivo.
L'offerta, migliorativa rispetto ai 5,7 miliardi inizialmente
offerti, è stata accompagnata dalla minaccia di un'Opa ostile
su Portugal Telecom e di un blocco dei dividendi di Brasilcel nel
caso di rifiuto. Ora Telefonica prova a far leva sui soci di
Portugal Telecom con la proposta di un dividendo straordinario.
Intanto sempre più azionisti di Portugal Telecom sono pronti a
dire no alla nuova offerta dal 6,5 milioni che Telefonica ha messo
sul piatto per comprare la brasiliana Vivo. Ieri – scrive il
Sole24Ore – Nuno Vasconcellos, Ad della investment company Ongoing
(azionista al 7% di PT), ha dichiarato che “se questa è
l’offerta sul tavolo, la nostra indicazione è quella di
rifiutarla”.
La dichiarazione di Vasconcellos fa seguito a quelle di Zeinal
Bava, ad di PT, che, lo scorso 9 giugno, sottolineava come
l’offerta di Telefonica “ha consistentemente minimizzato il
valore intrinseco di Vivo". Secono Bava il valore di un asset
con il potenziale di crescita futura di Vivo non può essere
misurato esclusivamente da meri criteri finanziari, in quanto
'ha anche un valore strategico e questo deve essere
riconosciuto''.
Vivo – affermava il numero uno di PT – è l'operatore meglio
posizionato per avvantaggiarsi della crescita del mercato
brasiliano. ''Più del 50% dei nostri ricavi sta arrivando
dal Brasile che è un mercato molto grande ed è destinato a
superare la crescita nelle economie dell'Europa
occidentale''.