E’ attesa per le prossime ore la sentenza dell’antitrust brasiliana, chiamata a decidere sulle implicazioni degli accordi stipulati tra i soci Telco a fine settembre, con il gruppo spagnolo pronto a rilevare le azioni cedute da Intesa Sanpaolo, Generali e Mediobanca. Secondo l’istruttoria conclusa dall’authority nei giorni scorsi, potrebbero esserci gli estremi per la revoca dell’approvazione concessa a suo tempo all’operazione che aveva portato Telefonica a entrare – tramite Telco – nel capitale di Telecom Italia, creando una commistione tra due gruppi che sono in diretta concorrenza nel Paese sudamericano, dove Telecom ha la controllata Tim Partecipacoes. “Anche una minima modifica della partecipazione di Telefonica in Telecom potrebbe compromettere la situazione competitiva sul mercato brasiliano, rendendo necessario un intervento di più ampia portata”, aveva notato il Cade alla nascita di Telco.
Intanto proprio nei giorni scorsi l’ad di Telecom, Marco Patuano, che domani riunirà il Cda, aveva definito infondate le voci di vendita della partecipata brasiliana, considerata “asset strategico” per Telecom.
Intanto, in vista del cda di domani e con il mercato che risente anche delle voci di un eventuale interessamento di Vodafone a Telecom, rilanciate oggi dal Sole24ore, la temperatura tra i broker ha iniziato a salire: “Questo – ha dichiarato un trader alla Reuters – riaccende l’appeal speculativo del titolo”.
E in vista dell’assemblea de soci di Telecom Italia, convocate per il 20 dicembre, che vede all’ordine del giorno la richiesta di azzeramento del consiglio di amministrazione avanzata dalla Findim di Marco Fossati, iniziano a trapelare le prime prese di posizione: Iss, proxy advisor internazionale, avrebbe raccomandato ai suoi investitori in un documento – secondo quanto riportato dalla Reuters – di votare a favore della proposta di Findim.