Telefonica avrebbe avviato i primi contatti con alcuni fondi per verificare la possibilità di cedere loro la propria quota in Telecom. Ad anticiparlo è “La Folha”, quotidiano di San Paolo, secondo cui sarebbe questa la decisione del colosso spagnolo delle Tlc superare i rilievi che le erano stati evidenziati dall’authority brasiliana antitrust, il Cade.
Sull’operazione non ci sono ancora dettagli né alcuna ufficialità, ma ultimamente era circolata con insistenza la voce dell’interesse di David Martinez Guzman, a capo di Fintech Advisory, a un investimento diretto in Telecom dopo aver rilevato Telecom Argentina. “Prima vogliamo risolvere il caso Argentina ma esiste la possibilità di accrescere il nostro investimento”, aveva dichiarato a maggio al Sole 24 Ore Diego Martinez in un’intervista. “Il nostro interesse – aveva detto – è sulle società di telecomunicazione del Sud Europa, inclusa Telecom Italia di cui siamo investitori. Apprezziamo l’operato del management”.
Intanto, dopo che a novembre Telecom aveva sottoscritto gli accordi per la cessione a Fintech per 960 milioni di dollari, il capitolo Argentina è ancora aperto, in attesa delle autorizzazioni delle autorità locali. “Non abbiamo novità – ha affermato ieri il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi – Confidiamo che le cose continuino come programmato”.
Lo scorso novembre il Cade ha inflitto una multa di 15 milioni di reais (circa 5 milioni di euro) a Telefonica per aver aumentato la partecipazione in Telecom Italia, ritenendolo in contrasto con gli accordi del 2010 che prevedevano la separazione delle due società concorrenti sul mercato brasiliano della telefonia mobile.
Secondo l’Antitrust carioca, Telefonica deve ridurre la sua influenza sul mercato telefonico brasiliano o uscendo dalle partecipazioni dirette e indirette in Tim Participacoes (Tim Brasil) o trovando un nuovo partner per la controllata Vivo. Nel 2010, al momento dell’acquisto della partecipazione in Telecom, Telefonica si era impegnata a non entrare nella gestione di Tim Brasil e a non aumentare la propria quota nella sua controllante. Assieme Tim Brasil e Vivo controllano oltre la metà del mercato della telefonia mobile nel Paese sudamericano.
La decisione è stata poi confermata il 5 giugno con la bocciatura del ricorso di Telefonica con la quale il Cade ha confermato la sua imposizione all’operatore telefonico spagnolo di diluirsi sul mercato”.