Telefonica ha sospeso i piani per lo sbarco in borsa di una quota del 10%-15% delle sue attività in America Latina. Secondo fonti citate da Bloomberg, la compagnia spagnola ha stoppato l’iter per l’Ipo del business sudamericano perché al momento la valutazione del business non è giudicata sufficente e la compagnia spagnola non ha intenzione di svendere i suoi asset. Anche secondo il quotidiano online spagnolo El Confidencial, Telefonica non considera soddisfacenti le valutazioni degli asset. Un portavoce della società spagnola non ha voluto commentare.
La decisione di mettere in stand by la quotazione in America Latina arriva dopo che nei mesi scorsi la società presieduta da Cesar Alierta aveva fatto il pieno con la Ipo di O2 in Germania, incassando 1,45 miliardi di euro, e con l’emissione il mese scorso di un bond decennale da 1,5 miliardi. Due operazioni che hanno contribuito ad abbattere una parte del debito, che a novembre si attestava a 52,8 miliardi di euro.
Telefonica pubblicherà i risultati il prossimo 28 febbraio. Secondo le attese, il debito dovrebbe essere sceso a circa 50 miliardi di euro da oltre 58 miliardi a fine giugno.
Secondo Bloomberg, Telefonica riprenderà il progetto di quotazione del business sudamericano soltanto in caso di forte appetito da parte degli investitori o se il pressing delle agenzie di rating dovesse aumentare.
La quotazione in Sud America potrebbe portare nelle casse di Telefonica circa 6 miliardi di euro, secondo stime del dicembre 2012 del Cfo di Telefonica i Brasile. L’annuncio di una possibile quotazione delle attività sudamericane di Telefonica per abbattere il debito risale allo scorso mese di maggio.
Il Brasile è il maggior mercato sudamericano di Telefonica. Altri paesi dove opera sono Venezuela, Cile, Perù, Messico, Argentina e Colombia. America Movil, l’operatore del miliardario messicano Carlos Slim, è il maggior competitori di Telefonica in America Latina.