Telefonica vuole entrare in Bt: in cambio cederà O2 agli inglesi

L’incumbent spagnolo cerca spazio sul mercato mobile Uk, ma l’alleanza avrebbe una valenza più ampia contro la concorrenza delle telco americane. L’operazione prevede la cessione dell’operatore mobile, valutato 9,8 miliardi di sterline, a fronte di una partecipazione del 20% nella telco britannica

Pubblicato il 24 Nov 2014

telefonica-131015150154

La spagnola Telefonica sta negoziando la vendita a British Telecom del suo operatore di telefonia mobile O2 attivo in Gran Bretagna in cambio di una partecipazione del 20% nella stessa Bt. Lo ha rivelato il giornale El Confidencial, secondo il quale l’operazione sarebbe parte di una “alleanza strategica” tra le due compagnie. La manovra, infatti, secondo El Confidencial, avrebbe lo scopo di creare una “gigante europeo” in risposta al “nemico americano che vuole sfruttare la disintegrazione del settore telecom in Europa”. Il temibile rivale di cui si parla sarebbe At&t.

Telefonica e British Telecom non hanno dato alcuna conferma su queste speculazioni di carattere strategico ma Bt ha confermato di essere in trattative per l’acquisto dell’operatore mobile O2 e ha aggiunto di trattare anche con un secondo operatore britannico, che non ha nominato ma che secondo Reuters è EE. Sempre secondo El Confidencial, inoltre, Bt avrebbe offerto a Telefonica 6 miliardi di euro, in aggiunta alla partecipazione del 20%, per la cessione di O2; questo valuterebbe l’intera operazione 14 miliardi di euro (mentre il deal con EE varrebbe 9,8 miliardi, riporta l’agenzia Ansa).

Bt Group ha preso nota delle speculazioni della stampa su una possibile transazione con O2 in Gran Bretagna”, si legge in un comunicato di Bt. “Continuiamo a sviluppare i nostri piani per fornire servizi mobili avanzati a aziende e consumatori, come già annunciato. Siamo in linea con i tempi prestabiliti e stiamo anzi cercando modi per accelerare i tempi, tra cui la valutazione di un’eventuale acquisizione di un operatore mobile in Uk. Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse dagli azionisti di due operatori di rete mobile in Uk”, continua la nota, “di cui uno è O2. Le discussioni sono in fase preliminare e non c’è alcuna certezza che vi sia alla fine alcuna transazione”.

Anche Telefonica ha confermato le trattative con Bt definendole “preliminari” in una nota inviata alla Cvm, la Consob spagnola. Telefonica avrebbe anche preparato un documento in cui illustra le sinergie che deriverebbero dall’integrazione di O2 in Bt.

Il colosso spagnolo ha dichiarato più volte che O2 resta parte centrale del suo business ma non ha escluso una vendita dell’attività se ciò può contribuire a raggiungere il suo obiettivo di ridurre il debito a meno di 43 miliardi di euro entro fine anno. La scorsa settimana José María Álvarez-Pallete, Coo di Telefonica, ha ribadito, parlando di possibili manovre in Uk: “La questione è se la Gran Bretagna diventa un mercato convergente: in tal caso valuteremo tutte le nostre opzioni”.

Un eventuale accordo porterebbe O2 – che è tra i principali operatori mobili in Uk insieme a EE e Vodafone – nuovamente sotto il controllo di Bt, dopo essere stata separata dall’ex monopolio telecom britannico nel 2002 e quindi acquisita da Telefonica nel 2005.

Bt, che è leader di mercato in Gran Bretagna per la banda larga, sta lavorando su un complesso progetto per tornare sul mercato della telefonia mobile per i clienti consumer per far fronte a un’agguerrita concorrenza di offerte quad-play (telefonia fissa e mobile, Internet e Tv) sul mercato britannico. Bt, che per ora è un player solo triple-play (telefonia fissa,Internet e Tv), lancerà la sua offerta mobile l’anno prossimo affittando la rete da EE, ma ovviamente incorporare O2 sarebbe per l’ex incumbent strategico: si porrebbe così in diretta concorrenza con Vodafone, EE, Virgin Media e TalkTalk.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati