Il codice di condotta opportunità per gli operatori della Bpo. E’ quanto evidenziato da Laura Di Raimondo, direttrice generale di Asstel, l’evento “La forza del gioco di squadra” organizzato da Assocontact nel quale è stato appunto presentato il codice.
“Il codice per le attività di telemarketing e teleselling deve costituire un incentivo a valorizzare i comportamenti e gli operatori virtuosi, ha spiegato.
“Il Codice di condotta è una buona opportunità per valorizzare gli operatori di telemarketing e teleselling virtuosi – ha puntualizzato – Il Codice di condotta intende rispondere all’esigenza degli attori coinvolti nella filiera del telemarketing, committenti, call center, teleseller, list provider e Associazioni di consumatori, di disporre regole di comportamento chiare e uniformi, che assicurino il rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali e prevengano ingerenze indesiderate nella sfera privata delle persone. Le associazioni promotrici possono informare e sensibilizzare gli operatori e tutti i soggetti interessati sulla sua esistenza e sul suo contenuto. Ovviamente però dobbiamo assicurare che tutti gli aspetti del codice siano definiti quanto prima”.
Recuperare la fiducia degli utenti
“Allo stesso tempo, l’esigenza di regole di condotta uniformi è particolarmente sentita per consentire agli operatori che operino nel rispetto delle regole di recuperare la fiducia degli utenti finali e la relativa disponibilità all’ascolto. Il Codice di condotta va nella direzione di alimentare un circuito virtuoso di generazione del valore – che Asstel da tempo promuove – che si genera dal rispetto delle regole dalla qualità del lavoro e dalla qualità del servizio.”, ha concluso.
Il codice di condotta
Il codice di condotta è il nuovo strumento normativo e di tutela dei diritti dei cittadini che disciplina il comportamento della filiera del Telemarketing e Teleselling
Il documento è stato realizzato in tempi record da gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione di esponenti apicali di tutte le associazioni promotrici, in particolare di Roberto Cerminara, Responsabile del settore commercio e legislazione di impresa di Confcommercio, Luigia Grasso, Responsabile affari legislativi, regionali e diritto di impresa di Confindustria, Umberto Bellini, Presidente Asseprim, Leonardo Papagni, Presidente Assocall, Lelio Borgherese, Presidente Assocontact, Laura Di Raimondo, Direttore Generale Asstel, Fabrizio Vigo, Vice Presidente DmaItalia, Gianluca Di Ascenzo Presidente e Raffaella Grisafi Presidente operativo di Oic.
Si tratta di una grande azione di sistema necessaria per organizzare una risposta adeguata al complesso problema del telemarketing illegale e per difendere i diritti dei cittadini/consumatori. Rappresenta inoltre un punto di partenza per coordinare gli impegni degli stakeholder nel rafforzamento della sicurezza e della protezione dei dati secondo i principi di responsabilità solidale, minimizzazione dei dati, privacy by design e by default.
Cosa prevede il Codice
Nel Codice sono descritti ruoli, procedure e strumenti per rafforzare il reciproco controllo su tutti gli attori della filiera, aderenti e non, così da tutelare l’intero processo di trattamento dei dati dal contatto al contratto.
L’adesione al Codice è su base volontaria ma rappresenta un elemento di contenimento del telemarketing illegale agendo sul tracciamento dei contratti che, quando illecitamente conseguiti, non sono più validi. Rappresenta altresì un elemento di mitigazione nei confronti delle sanzioni comminate qualora il Garante ravvisi ulteriori irregolarità nella gestione del trattamento dei dati dei consumatori e dei cittadini.
Inoltre, il Codice prevede l’istituzione di un Organismo di Monitoraggio indipendente composto di personalità di prestigio e di autonomia operativa per far rispettare le regole e ricostruire un mercato sano, competitivo, leale con i diritti dei consumatori e pienamente a servizio dei cittadini.
“Il gioco di squadra fa sempre la differenza ma oggi questa differenza è ancora più evidente perché nel contesto del telemarketing creare il perimetro delle regole e farle rispettare distingue il servizio dalla truffa – sottolinea il presidente di Assocontact, Lelio Borgherese – Anche per questo ci uniamo al pensiero esplicitato da tutte le associazioni proponenti: il Codice è solo l’inizio, c’è molto lavoro da fare. A cominciare dalla nomina dei professionisti che dovranno svolgere il delicato incarico di componenti dell’Organismo di Monitoraggio, il motore del Codice. Come Assocontact auspichiamo che la Presidenza dell’OdM possa essere assunta dalle Associazioni dei Consumatori, la cui terzietà e indipendenza è inscritta nella propria natura e il cui lavoro è indubitabilmente volto a difendere gli unici attori davvero insostituibili della filiera: cittadini e consumatori”.