LA PROTESTA

Telemarketing selvaggio, Adiconsum: “Fallimento del prefisso unico”

L’associazione dei consumatori punta il dito contro l’inefficienza del provvedimento: “Il numero può generare confusione e può essere raggirato facilmente”. Chiesto al ministro Di Maio di pubblicare al più presto i decreti attuativi sul Registro delle Opposizioni

Pubblicato il 15 Nov 2018

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“Fallimento del prefisso unico 0844”. Lo dice Adiconsum, associazione consumatori promossa dalla Cisl, secondo cui il prefisso unico individuato da Agcom per il telemarketing “può essere raggirato facilmente” e  “non tutela i consumatori dall’annoso problema delle telefonate moleste”.

Secondo l’associazione “a parte il fatto che il prefisso 0844 ricorda da vicino il prefisso della provincia di Campobasso e di Isernia generando quindi confusione”, la legge 5/2018 dà facoltà agli operatori di attività di call center “non di richiedere l’assegnazione dei prefissi indicati, ma di presentare l’identità della linea a  cui  possono  essere  contattati, che quindi può essere un prefisso con uno “0” se si sceglie un numero fisso o un “3” nel caso si scelga il numero di un telefono mobile, rendendo quindi in questo caso impossibile per il consumatore riconoscere subito la natura della telefonata che sta ricevendo e decidere quindi se rispondere o no, vanificando quindi il suo diritto a non essere oggetto di telemarketing aggressivo e scorretto”.

“Con la legge n. 5 del 2018 in vigore dal 4 febbraio 2018 – ricorda Adiconsum -, la possibilità di iscrizione al Registro delle Opposizioni è stata estesa a tutte le utenze telefoniche, fisse e mobili, indipendentemente dalla presenza del numero telefonico in elenchi pubblici”.

Al fine di rendere effettiva la tutela degli utenti “si è previsto che con l’iscrizione al Registro – prosegue la nota dell’associazione – si intendono revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, ed è altresì precluso l’uso delle numerazioni telefoniche cedute a terzi dal titolare del trattamento sulla base dei consensi precedentemente rilasciati. Sono tuttavia fatti salvi i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca”.

Ma al momento, “a distanza di ben 10 mesi – dice Adiconsum -, le nuove disposizioni non sono ancora operative, perché manca il decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, contenente le modifiche alle disposizioni regolamentari vigenti sulle modalità di iscrizione e funzionamento del Registro delle Opposizioni”. L’associazione chiede al ministro Luigi Di Maio di intervenire.

In occasione del convegno “Telemarketing: rivoluzione in corso”, Adiconsum e Assocontact hanno presentato il nuovo “Codice procedurale in materia di telemarketing e tutela del trattamento dei dati personali dei clienti” con l’intento di indicare in maniera compiuta e organica le attività condotte e di disciplinare il settore, tutelando il diritto dei consumatori a non essere disturbati e il lavoro dei dipendenti dei call center.

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